Cassus Fett: differenze tra le versioni

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{{Quote|Dai ascolto a Cassus Fett, ed i figli dei tuoi figli non avranno niente da fare, perchè avremo conquistato tutto!|Cassus Fett a [[Gormer]]|Star Wars Knights of the Old Republic 23: Knights of Suffering, Part 2}}
 
{{Quote|Dai ascolto a Cassus Fett, ed i figli dei tuoi figli non avranno niente da fare, perchè avremo conquistato tutto!|Cassus Fett a [[Gormer]]|Star Wars Knights of the Old Republic 23: Knights of Suffering, Part 2}}
  
'''Cassus Fett''' fu un [[Maresciallo di campo]] [[Mandaloriani|Mandaloriano]] che visse durante le [[Guerre Mandaloriane]]. Fett fu anche uno degli aiutanti sul campo di [[Mandalore il Definitivo]], leader dei Mandaloriani, e fu anche molto influente in tutta la società Mandaloriana. Fett promosse la diffusione del movimento dei [[Neo-Crociati Mandaloriani|Neo-Crociati]], una sezione della società Mandaloriana con struttura più rigida e [[armatura dei Neo-Crociati|armature standardizzate]] rispetto agli fino ad allora dominanti [[Crociati Mandaloriani]]. Esercitando il controllo sui clan e fornendo mezzi per convertire le culture conquistate nei Neo-Crociati, Fett trasformò i Mandaloriani in macchine da guerra volte alla conquista galattica.
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'''Cassus Fett''' fu un [[Maresciallo di Campo]] [[Mandaloriani|Mandaloriano]] che visse durante le [[Guerre Mandaloriane]]. Fett fu anche uno degli aiutanti sul campo di [[Mandalore il Definitivo]], leader dei Mandaloriani, e fu anche molto influente in tutta la società Mandaloriana. Fett promosse la diffusione del movimento dei [[Neo-Crociati Mandaloriani|Neo-Crociati]], una sezione della società Mandaloriana con struttura più rigida e [[armatura dei Neo-Crociati|armature standardizzate]] rispetto agli fino ad allora dominanti [[Crociati Mandaloriani]]. Esercitando il controllo sui clan e fornendo mezzi per convertire le culture conquistate nei Neo-Crociati, Fett trasformò i Mandaloriani in macchine da guerra volte alla conquista galattica.
  
 
Nell'[[Orlo Esterno]], Fett si scontrò con le forze della [[Repubblica Galattica]] in diverse battaglie, compreso il [[Battaglia di Cathar|massacro]] del popolo [[Cathar]]. Organizzò numerose scaramucce minori ai confini dello spazio repubblicano per determinare la forza della Repubblica, prima di lanciarsi in una invasione su larga scala su tre fronti nel [[3.963 BBY]]. Fett fu presente alla [[Battaglia di Vanquo]], guidò l'[[Prima Battaglia di Taris (Guerre Mandaloriane)|assedio di Taris]] e la successiva conquista del pianeta, pianificò un'invasione del pianeta [[Alderaan]] e uccise il [[capitano]] della della nave ammiraglia della Repubblica nella [[Battaglia dell'Ammasso di Jaga]]. Dopo essere diventato l'uomo più ricercato della [[galassia]], al tempo della [[Guerra Civile Jedi]] Fett venne ritenuto morto. Molti anni dopo, i suoi discendenti, [[Jango Fett|Jango]] e [[Boba Fett]], si dimostrarono all'altezza del loro antenato.
 
Nell'[[Orlo Esterno]], Fett si scontrò con le forze della [[Repubblica Galattica]] in diverse battaglie, compreso il [[Battaglia di Cathar|massacro]] del popolo [[Cathar]]. Organizzò numerose scaramucce minori ai confini dello spazio repubblicano per determinare la forza della Repubblica, prima di lanciarsi in una invasione su larga scala su tre fronti nel [[3.963 BBY]]. Fett fu presente alla [[Battaglia di Vanquo]], guidò l'[[Prima Battaglia di Taris (Guerre Mandaloriane)|assedio di Taris]] e la successiva conquista del pianeta, pianificò un'invasione del pianeta [[Alderaan]] e uccise il [[capitano]] della della nave ammiraglia della Repubblica nella [[Battaglia dell'Ammasso di Jaga]]. Dopo essere diventato l'uomo più ricercato della [[galassia]], al tempo della [[Guerra Civile Jedi]] Fett venne ritenuto morto. Molti anni dopo, i suoi discendenti, [[Jango Fett|Jango]] e [[Boba Fett]], si dimostrarono all'altezza del loro antenato.
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===L'inizio della guerra===
 
===L'inizio della guerra===
 
{{Quote|I Cathar hanno lasciato una macchia di disonore sul Mando'ade. Oggi, la laverò nelle acque della loro stessa presunzione.|Cassus Fett giustizia la razza Cathar|Star Wars Knights of the Old Republic 42: Masks}}
 
{{Quote|I Cathar hanno lasciato una macchia di disonore sul Mando'ade. Oggi, la laverò nelle acque della loro stessa presunzione.|Cassus Fett giustizia la razza Cathar|Star Wars Knights of the Old Republic 42: Masks}}
 
In the years surrounding the beginning of the [[Mandalorian Wars]], but before the Mandalorian invasion of the Republic, the Mandalorians were an active force in the worlds of the [[Outer Rim Territories|Outer Rim]]. Fett conquered a number of unaligned worlds in this time, earning him a reputation as a master of military command. In [[3,976 BBY]], Fett led an [[Battle of Cathar|attack]] on the planet [[Cathar (planet)|Cathar]] that devastated that world,<ref name="KOTORCG" /> seeking to punish the native [[Cathar]] for opposing the Mandalorians in struggles long past. Leading an army of warriors on [[Basilisk war droid]]s, Fett drove the Cathar into near-extinction.<ref name="NEC" /> The remaining Cathar, defeated, were rounded up and herded into the planet's sea. As Fett prepared to execute them, a [[Unidentified Mandalorian female|lone Mandalorian]] stood with the Cathar, pleading with Fett to spare them. Fett stood his ground, and his ships poured their fire onto the Cathar and the lone warrior.<ref name="KOTOR42">''[[Star Wars Knights of the Old Republic 42: Masks]]''</ref> The massacre was so great that those Cathar who remained were afraid to speak of it for years. The Republic covered it up, fearing that knowledge of the attack would destabilize reconstruction after the Sith War.<ref name="KOTORCG" /> The disappearance of the Cathar remained a mystery for over a dozen years.<ref name="KOTOR42" />
 
  
 
Negli anni intorno all'inizio delle [[Guerre Mandaloriane]], ma prima della invasione Mandaloriana della Repubblica, i Mandaloriani erano una forza attiva nei pianeti dei [[Territori dell'Orlo Esterno]]. Fett conquistò molti pianeti neutrali in quel periodo, facendosi una reputazione di maestro nel comando militare. Nel [[3.976 BBY]], Fett guidò un [[Battaglia di Cathar|attacco]] a [[Cathar (pianeta)|Cathar]] che devastò il pianeta, nell'intento di punire i nativi [[Cathar]] per essersi opposti in passato ai Mandaloriani. Guidando un esercito di guerrieri su [[droide da guerra Basilisk|droidi Basilisk]], Fett portò i Cathar alla quasi estinzione. I rimanenti, sconfitti, furono circondandi ed ammassati nel mare del pianeta. Mentre Fett si preparava a giustiziarli, una Mandaloriana si schierò dalla parte dei Cathar, pregando Fett affinchè li risparmiasse. Fett mantenne la sua posizione, e le sue navi fecero piovere fuoco sui Cathar e sulla guerriera. Il massacro fu così grande e spaventoso che i pochi Cathar sopravvissuti ebbero paura persino a parlarne per anni. La Repubblica coprì l'incidente, temendo che la notizia dell'attacco avrebbe destabilizzato la ricostruzione dopo la Guerra Sith. La scomparsa dei Cathar rimase un mistero per oltre una dozzina d'anni.
 
Negli anni intorno all'inizio delle [[Guerre Mandaloriane]], ma prima della invasione Mandaloriana della Repubblica, i Mandaloriani erano una forza attiva nei pianeti dei [[Territori dell'Orlo Esterno]]. Fett conquistò molti pianeti neutrali in quel periodo, facendosi una reputazione di maestro nel comando militare. Nel [[3.976 BBY]], Fett guidò un [[Battaglia di Cathar|attacco]] a [[Cathar (pianeta)|Cathar]] che devastò il pianeta, nell'intento di punire i nativi [[Cathar]] per essersi opposti in passato ai Mandaloriani. Guidando un esercito di guerrieri su [[droide da guerra Basilisk|droidi Basilisk]], Fett portò i Cathar alla quasi estinzione. I rimanenti, sconfitti, furono circondandi ed ammassati nel mare del pianeta. Mentre Fett si preparava a giustiziarli, una Mandaloriana si schierò dalla parte dei Cathar, pregando Fett affinchè li risparmiasse. Fett mantenne la sua posizione, e le sue navi fecero piovere fuoco sui Cathar e sulla guerriera. Il massacro fu così grande e spaventoso che i pochi Cathar sopravvissuti ebbero paura persino a parlarne per anni. La Repubblica coprì l'incidente, temendo che la notizia dell'attacco avrebbe destabilizzato la ricostruzione dopo la Guerra Sith. La scomparsa dei Cathar rimase un mistero per oltre una dozzina d'anni.
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Così come aveva fatto con l'organizzazione dei Mandaloriani, Fett aveva anche potenziato la produzione militare. Aveva installato una [[Forgia da Guerra dei Neo-Crociati]] su [[Jebble]], [[Tarnith]], ed altri pianeti. Esse fornirono tutto le armature e le armi necessarie per le nuove reclute.
 
Così come aveva fatto con l'organizzazione dei Mandaloriani, Fett aveva anche potenziato la produzione militare. Aveva installato una [[Forgia da Guerra dei Neo-Crociati]] su [[Jebble]], [[Tarnith]], ed altri pianeti. Esse fornirono tutto le armature e le armi necessarie per le nuove reclute.
  
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===L'invasione di Taris===
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{{Quote|Quest'oggi, io vi libero dalla fedeltà alla Repubblica Galattica. Ora il vostro clan è il Mando'ade.|Cassus Fett, al popolo di Taris|The Taris Holofeed Special Proclamation}}
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Nel [[3.963 BBY]], l'attacco su Taris non fu che l'inizio. Quando la [[linea Jebble-Vanquo-Tarnith|linea difensiva della Repubblica]] cadde ai Mandaloriani, [[l'Ammiraglio]] [[Jimas Veltraa]] rioganizzò le sue forze intorno a [[Taris]]. Queste tuttavia vennero sconfitte ed i Mandaloriani ebbero via libera er l'assedio del pianeta. Mentre le navi Mandaloriane si spostavano nell'orbita intorno a Taris sempre più in forze, aggiungendo il loro potere di fuoco al bombardamento, ripetuti tentativi da parte dei caccia della difesa planetaria di spezzare l'attacco non ebbero successo. I Mandaloriani erano impegnati anche su altri fronti. [[Battaglia di Serroco|Tormentarono]] il pianeta di [[Serroco]] in un attacco orchestrato da Fett. Quando [[Demagol]] fu dichiarato morto sulla [[Stazione di Ricerca Stellare Flashpoint]] - seppure in realtà catturato dalla Repubblica - l'influenza di Fett crebbe sempre più. Mandalore inviò personalmente Fett su Taris per organizzare l'assedio e per aiutare la logistica della conquista planetaria. L'esperienza li avrebbe aiutati nella loro successiva conquista, alla quale Fett voleva partecipare: l'invasione di [[Coruscant]].
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Alla fine giunse il tempo di prendere il pianeta. I Mandaloriani iniziarono a sbarcare i loro soldati nelle regioni polari di Taris, ed in seguito nelle zone equatoriali, per finire con una invasione su scala planetaria. Con quella che un giornalista Tarisiano definì "macabra efficienza", Fett guidò le sue truppe, a piedi o su droidi Basilisk, alla conquista della [[Città Alta]]. Le [[banda di swoop|bande di swoop]] provarono una resistenza, ma furono costrette a nascondersi, e ben presto anche le comunicazioni degli organi di informazione furono interrotte. Con la vittoria dei Mandaloriani, Fett fece un annuncio al pianeta tramite l'[[Holofeed di Taris]]. Dicendo alla popolazione che la Repubblica li aveva delusi, Fett li liberò dalla fedeltà ad essa ed al [[Cancelliere Supremo]]. Così come aveva fatto su numerosi altri mondi, Fett diede ai cittadini la possibilità di scegliere fra l'unirsi ai Neo-Crociati o lavorare nelle loro fabbriche diventando, di fatto, schiavi. Con la promessa di morte nei confronti di colori che avrebbero tradito i Mandaloriani, Fett spense l'Holofeed.
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[[Immagine:cassus-fett-4.jpg|left|thumb|250px|Fett controlla l'invasione di Taris dalla Torre Jedi.]]
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Mentre l'assedio continuava, Fett vide emergere complicazioni fra i veicoli della forza di invasione, veicoli rubati, e navi di cittadini che cercavano la fuga. Le sue stesse forze si trovavano spesso sulla rotta di altre, causando a volte la perdita di materiale importante. Questo avrebbe potuto ritardare i Mandaloriani per mesi, ma dal suo quartier generale nella ex [[Torre Jedi]] Fett controllò il traffico sopra ed intorno al pianeta. Pur impegnato in questo, continuò anche a gestire la guerra alla [[Resistenza di Taris]]. Mentre la [[Città Bassa]] di Taris doveva ancora essere conquistata, Fett ordinò che le rotte aeree fossero mantenute libere per le navi in atterraggio, e per quelli sul pianeta che lui personalmente dirigeva alle proprie destinazioni.
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Quando la notizia che Fett aveva posto il suo quartier generale nella Torre raggiunse la Resistenza, decisero di assassinarlo. Il loro piano era quello di far esplodere numerose cariche da demolizione nelle fondamenta dell'edificio, ma per assicurarsi che Fett fosse nell'edificio al momento dell'attacco, decisero di infiltrare una squadra di ricognizione nella Torre. Fett, nel frattempo, studiò i punti di forza della Resistenza nella Città Bassa, e capì dove si stessero nascondendo. Fece uscire i suoi uomini dalla Torre e organizzò un attacco alla base della Resistenza, impedendo così alla squadra di infiltrazione di completare la loro missione. Ad ogni modo riuscirono a distruggere la Torre, ma il resto delle forze della Resistenza furono costretta alla ritirata nei [[Bassifondi]] di Taris.
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Poco dopo l'invasione di Taris, la Repubblica iniziò a trasmettere propaganda sulle frequenze Mandaloriane nel tentativo di minare il morale ed impedire conversioni ai Neo-Crociati. Fett contattò l'ufficiale Mandaloriano [[Koblus Sornell]] per discutere delle trasmissioni e di qualsiasi potenziale informazione al loro interno. Mentre i Mandaloriani si preparavano all'invasione del pianeta [[Zongorlu]] da Taris, le tramissioni repubblicane tentarono di scoraggiarli mediante rapporti di condizioni letali e della pericolosità degli abitanti, così come di immense navi al comando della Repubblica. Fett, nel frattempo, fece stabilire da Sornell una stazione di segnale mobile per la flotta di invasione, per comunicare con lui al loro arrivo. Sornell informò Fett dei problemi che le trasmissioni stavano causando fra i ranghi delle nuove reclute: guerrieri distratti dalle stesse avevano avuto numerosi incidenti, alcuni letali. Quando Sornell e la flotta infine invasero Zongorlu, scoprirono che le trasmissioni erano state una farsa: il pianeta aveva un clima temperato, la sua razza nativa non era altro che una pianta sessile, le imponenti navi non esistevano, e le trasmissioni avvenivano da una piccola stazione sul pianeta. Sornell fece rapporto a Fett, il quale ordinò di occupare la stazione per una settimana, un tempo molto inferiore a quello che pensava sarebbe durata l'operazione. Se durante l'invasione le trasmissioni si erano interrotte, ripresero poco dopo per offrire ai Mandaloriani un accordo: in cambio della pace, la Repubblica avrebbe concesso loro una parte dei proventi delle tasse dai pianeti che avevano invaso. Sornell rispose con un rifiuto, e Fett lo contattò riprendendolo per non aver aspettato. Sornell difese la sua decisione.
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===La piaga di Jebble===
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{{Quote|Per fermare l'infezione, Fett ha amputato l'arto. Proprio il suo stile.|Demagol|Star Wars Knights of the Old Republic 28: Vector, Part 4}}
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Dopo la battaglia con la Resistenza, Fett prese molti trasporti truppe e li spostò su [[Jebble]], un pianeta ghiacciato controllato dai Mandaloriani ed utilizzato come area di transito, dove i criminali catturati venivano addestrati fra i ranghi dei Neo-Crociati. Con questi nuovi soldati, programmava di lanciare una invasione ad uno [[Mondi del Nucleo]] in profondità nello spazio repubblicano: [[Alderaan]]. Prima dell'arrivo di Fett, tuttavia, [[Pulsipher]] - un altro Mandaloriano suo rivale - ragigunse Jebble con un premio speciale che aveva trovato nei [[Bassifondi]] di [[Taris]]: il [[Talismano Muur]], un potente artefatto della [[Forza]]. Quando lo indossò, Pulsipher contrasse accidentalmente una [[Piaga dei Rakghoul|piaga]] che trasformava le vittime in [[Rakghoul]]. Ben presto, i ranghi dei Mandaloriani che stazionavano su Jebble si trasformarono in bestie.
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[[Immagine:cassus-fett-5.jpg|right|thumb|200px|Fett viene contattato da Zayne Carrick.]]
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Nel frattempo, il fuggitivo Jedi [[Zayne Carrick]] si era infiltrato sul trasporto di [[Pulsipher]] ed ora era finito su Jebble. Dopo essere sfuggito alle orde di Mandaloriani e Rakghoul, Carrick trovò una stazione di comunicazione e contattò la flotta Mandaloriana in arrivo. Avvisò Fett che la piaga si era diffusa suggerendogli di non atterrare, ma Fett, sapendo che Carrick era coinvolto nel tentato omicidio, era dubbioso. Frattanto, Pulsipher, attraverso l'uso del Talismano, si trovò al controllo dei Rakghoul: decise così di mettere Fett al suo posto attaccando i trasporti in arrivo e, da qui, diffondere la sua influenza in tutta la galassia. Pulsipher venne ucciso, tuttavia, e Carrick riuscì a fuggire dal pianeta quando i suoi amici vennero a salvarlo. Fett giunse mentre Carrick stava partendo e, convinto della sincerità del Jedi, distrusse la superficie del pianeta con i missili. Poi contattò Carrick affermando che era in debito con lui.
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===Guerra a tutto campo===
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In seguito quell'anno, venne fuori la verità sul massacro dei [[Cathar]]. Un Jedi carismatico noto come [[Revan|Il Revanscista]] portò i Jedi su Cathar in cerca di risposte. Dopo aver trovato la maschera della guerriera Mandaloriana che si era opposta a Cassus Fett, i Jedi riuniti ebbero una visione del massacro. Spronati dal fato dei Carhar, i Jedi, guidati da Revan ed il suo amico [[Darth Malak|Malak]], si unirono prontamente alla guerra contro i Mandaloriani.
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Non molto dopo, [[Zayne Carrick]], alla ricerca dello schiavista [[Dace Golliard]] - e [[Demagol]] attraverso di lui - incaricò il compagno Mandaloriano [[Rohlan Dyre]], anch'egli presunto morto dai Mandaloriani, di contattare Fett. Contando sul desiderio di Fett di ripagare il suo debito e sul suo disprezzo di Demagol, Carrick e Fett organizzarono un falso attacco contro una struttura mineraria su un asteroide vicino al [[sistema di Ithor]]. Mentre Carrick contattava anonimanente il [[Ministro della Difesa]] della Repubblica per avvisarlo dell'"attacco", Fett ed i Mandaloriani inviarono un messaggio non criptato affinchè fosse intercettato da Golliard. Fett e la sua flotta arrivarono nel campo di asteroidi secondo programma, affrontando l'[[Ammiraglio]] [[Saul Karath]] della Repubblica mentre Golliard, aspettandosi una battaglia dalla quale potesse ottenere profitti, attese nascosto poco lontano. Mentre Fett ed i Mandaloriani si avvicinavano alla flotta di Karath e quest'ultimo si preparava ad ingaggiarli, i Mandaloriani saltarono improvvisamente nell'iperspazio, e Golliard venne lasciato alla mercè della Repubblica e di Carrick. Fett contattò quest'ultimo per comunicargli che il suo debito era stato saldato. Ordinò poi a Dyre di mantenere segreta la sua sopravvivenza, e sperò che il gruppo fosse in grado di uccidere Demagol.
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Fett avrebbe in seguito ingaggiato Revan e Malak nella [[Battaglia dell'Ammasso di Jaga]], dove divenne famoso per aver ucciso il capitano di una nave ammiraglia della Repubblica. Infine Fett divenne l'uomo più ricercato dello spazio. Le [[Guerre Mandaloriane]] alla fine vennero vinte dalla Repubblica, e nel [[3.956 BBY]] Cassus Fett venne ritenuto morto.
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===Eredità===
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Fett aveva una famiglia fra i clan Mandaloriani, ed almeno [[figlio di Cassus Fett|un figlio]]. Migliaia di anni più tardi, i suoi discendenti [[Jango Fett|Jango]] e [[Boba Fett]] sarebbero diventati famosi cacciatori di taglie.
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Una tuta della [[Armatura da Battaglia di Cassus Fett]] finì nelle mani del mercante [[Adum Larp]] di [[Dantooine]], e la [[pistola blaster pesante di Cassus Fett|pistola blaster pesante]] allo stesso modo finì fra i possedimenti di [[B'ree]], un mercante di [[Korriban]] appartenente alla [[Czerka Arms]].
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==Personalità e caratteristiche==
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[[Immagine:cassus-fett-6.jpg|left|160px|thumb|Cassus Fett.]]
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Cassus Fett era praticamente senza rivali per le sue conoscenze tattiche, e si fece la reputazione di maestro nel comando. Era un uomo molto metodico e architetto di molte vittorie di Mandalore in guerra, ed al tempo della invasione di Taris occupava la posizione di Maresciallo di Campo. Conosceva diverse lingue, fra cui l'[[Alto Galattico]] e il [[Mando'a]]. La sua influenza si estendeva a tutti gli affari Mandaloriani, e contribuì a riplasmare la loro intera cultura. I suoi contributi alla strategia Mandaloriana si estesero persino a compiti più umili come il controllo del traffico. Le nozioni tramite le quali esercitava il controllo sui Crociati e l'utilizzo della logistica erano estranei al Mandaloriani, ma contribuirono enormemente alla causa, trasformandoli in una forza in grado di minacciare la presa della Repubblica sulla [[galassia]]. Fett usava anche l'inganno come tattica, cosa che [[Rohlan Dyre]] considerava disonorevole. Anche se Fett era consapevole che questo sistema non era ortodosso per i Mandaloriani e per il loro stile di vita nomade, credeva che alla fine li avrebbe portati alla vittoria. Fett era noto ai suoi compagni Mandaloriani per le sue tattiche senza scrupoli, cosa che lo rendeva capace di distruggere milioni di vite per preservare la causa della sua gente, cosa che considerava più importante. Avrebbe ucciso intere popolazioni solo per vendetta, per eliminare una minaccia potenziale, o per preservare l'onore Mandaloriano.
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Fett pensava che i Mandaloriani sarebbero diventati un nuovo ordine, che avrebbe rimpiazzato la Repubblica. Si considerava come un liberatore di mondi, credendo che l'incapacità della Repubblica di difenderli rendesse la stessa indegna di rappresentare quei pianeti, offrendo loro il sentieri dei Neo-Crociati con la promessa della vittoria. Nonostante offrisse la pace a quelli che si univano ai Mandaloriani, non avrebbe tollerato il tradimento e promise la morte a coloro che non erano leali. Fett non si fidava facilmente dei loro nemici, ma una volta convinto della loro sincerità, era in grado di essere leale e di ripagare eventuali debiti.
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Fett non era molto dotato nell'arte dell'amicizia. Aveva molti rivali anche fra i Mandaloriani, fra cui [[Demagol]] e [[Pulsipher]], e fu felice di apprendere della loro morte. Anche l'apprezzamento espresso da [[Mandalore]] nei confronti di Demagol non impedì a Fett di contribuire alla sua morte. Dalla sua parte, Pulsipher non aveva un'alta considerazione di lui ed era infastidito dalla quantità di risorse che Mandalore metteva nelle mani di Fett.
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==Equipaggiamento==
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Per mostrare il suo supporto al sistema di armature basate sui colori che aveva contribuito a implementare, Fett indossò per un periodo una tuta gialla indossata inizialmente solo dai più stretti consiglieri di [[Mandalore il Definitivo]]. Fett possedeva anche almeno una altra armatura, colorata di porpora. Brandiva una pistola blaster pesante molto adattabile, dalla quale non si separava mai.
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Fett poteva impartire ordini ai [[dreadnaught di tipo Kandosii|dreadnaught di tipo ''Kandosii'']] Mandaloriani affinchè usassero [[bomba nucleare|armi a fissione]], che vennero utilizzate molte volte nel corso della guerra. A volte guidava soldati a bordo di droidi da guerra Basilisk, come fece ad esempio su Cathar.
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==Dietro le quinte==
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[[File:cassus-fett-7.jpg|right|150px|thumb|[[Canderous Ordo]] indossa l'armatura di Fett e impugna la sua pistola.]]
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Cassus Fett è stato citato per la prima volta in ''[[Star Wars: Knights of the Old Republic]]'', nel quale il giocatore può acquistare la sua armatura ed il suo blaster da due mercanti. A corredo di questi due oggetti vengono fornite brevi informazioni.
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Anche se la prima vera apparizione di Fett sia stata nel fumetto ''[[Star Wars Knights of the Old Republic 8: Flashpoint, Part 2]]'', questo rimase ignoto epr qualche tempo in quanto nello stesso fumetto non viene identificato. Quando venne chiesto a [[John Jackson Miller]], autore della serie di fumetti ''[[Star Wars: Knights of the Old Republic (fumetti)|Knights of the Old Republic]]'', se il Mandaloriano in questione fosse Fett, questi rispose che i testi avrebbero parlato per lui, non rivelandolo altrove. Fett venne nominato per la prima volta in ''[[The Taris Holofeed: Invasion Edition]]'' parte del [[Star Wars Knights of the Old Republic 18: Nights of Anger, Part 3|numero 18]] e associato per la prima volta ad una immagine nel successivo ''[[The Taris Holofeed Special Proclamation]]'' parte del [[Star Wars Knights of the Old Republic 21: Daze of Hate, Part 3|numero 21]], la quale riutilizza un pannello dal numero 8 per l'immagine di Fett. Miller infine ammise ufficialmente che il Mandaloriano del numero 8 era Fett nelle note di ''[[Star Wars: Knights of the Old Republic Handbook]]'' sul suo sito web.
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Fett ha anche ricevuto un profilo nell'''Handbook''. Le immagini dal numero 8 erano troppo piccole per essere incluse, e la sua apparizione nel [[Star Wars Knights of the Old Republic 23: Knights of Suffering, Part 2|numero 23]] non era ancora pronta, così venne ricolorato un Mandaloriano dall'armatura rossa dal [[Star Wars Knights of the Old Republic 20: Daze of Hate, Part 2|numero 20]] per rappresentarlo. Tuttavia lo stesso personaggio non è effettivamente presente nel numero 20.
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===Ispirazione===
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Miller ha paragonato Fett a [[Anakin Skywalker|Darth Vader]], nel fatto che credeva che il personaggio dovesse essere usato con parsimonia. Molte delle inclusioni di Fett nella serie sono solo nominali, nelle quali il lettore può solamente vedere come altri personaggi reagiscono a lui.
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Miller ha speso un po' di tempo nel cercare di trovare il giusto tono per il discorso di Fett in ''The Taris Holofeed Special Proclamation'', nel quale il personaggio annuncia che i Mandaloriani sono ora al comando di Taris. Durante una vacanza in New Mexico, trovò l'ispirazione in un discorso del Generale Stephen W. Kearny, il quale tenne il discorso nel quale si proclamava che il New Mexico faceva parte degli Stati Uniti. Anche se la situazione era diversa da quella che Miller stava scrivendo, la utilizzò come traccia per l'annuncio di Fett.
  
 
==Presente in==
 
==Presente in==

Versione attuale delle 15:48, 11 giu 2011

Il soggetto di questa voce è apparso nell'era della Vecchia Repubblica.Questa voce è una voce di qualità sul DataBank SWX.
Cassus-fett-1.jpg
Cassus Fett
Descrizione fisica
Razza

Umano

Sesso

Maschio

Informazioni storiche e politiche
Epoche

Era della Vecchia Repubblica

Affiliazione

Neo-Crociati Mandaloriani

"Dai ascolto a Cassus Fett, ed i figli dei tuoi figli non avranno niente da fare, perchè avremo conquistato tutto!"
―Cassus Fett a Gormer[fonte]

Cassus Fett fu un Maresciallo di Campo Mandaloriano che visse durante le Guerre Mandaloriane. Fett fu anche uno degli aiutanti sul campo di Mandalore il Definitivo, leader dei Mandaloriani, e fu anche molto influente in tutta la società Mandaloriana. Fett promosse la diffusione del movimento dei Neo-Crociati, una sezione della società Mandaloriana con struttura più rigida e armature standardizzate rispetto agli fino ad allora dominanti Crociati Mandaloriani. Esercitando il controllo sui clan e fornendo mezzi per convertire le culture conquistate nei Neo-Crociati, Fett trasformò i Mandaloriani in macchine da guerra volte alla conquista galattica.

Nell'Orlo Esterno, Fett si scontrò con le forze della Repubblica Galattica in diverse battaglie, compreso il massacro del popolo Cathar. Organizzò numerose scaramucce minori ai confini dello spazio repubblicano per determinare la forza della Repubblica, prima di lanciarsi in una invasione su larga scala su tre fronti nel 3.963 BBY. Fett fu presente alla Battaglia di Vanquo, guidò l'assedio di Taris e la successiva conquista del pianeta, pianificò un'invasione del pianeta Alderaan e uccise il capitano della della nave ammiraglia della Repubblica nella Battaglia dell'Ammasso di Jaga. Dopo essere diventato l'uomo più ricercato della galassia, al tempo della Guerra Civile Jedi Fett venne ritenuto morto. Molti anni dopo, i suoi discendenti, Jango e Boba Fett, si dimostrarono all'altezza del loro antenato.

Biografia

Ascesa al potere

Le origini di Cassus Fett sono per lo più sconosciute: l'Intelligence Repubblicana non fu mai al corrente da dove venisse, e solamente pochi dei suoi compagni Mandaloriani ne erano a conoscenza. L'unica cosa certa era che fosse umano. Dopo la conclusione della Grande Guerra Sith e la sconfitta dei Mandaloriani nella stessa, salì al potere un nuovo Mandalore, chiamato Mandalore il Definitivo. Mandalore, cercando di ridefinire l'identità del suo popolo, riunì diversi consiglieri di talento che avessero abilità non solo in battaglia e in guerra: fra questi vi era Fett. Fett divenne l'aiutante di campo di Mandalore ed il capo stratega. Era molto influente, sia sul campo di battaglia che fuori. Aiutò a convertire un ammasso informe di Mandaloriani in un'organizzazione efficiente e strutturata.

Laddove i Mandaloriani prima di Fett avevano semplicemente conquistato pianeti senza convertirli alla cultura Mandaloriana, Fett vide la necessità di usare le conquiste a proprio vantaggio. Lui e Mandalore il Definitivo appresero di un culto che si era fatto strada fra i Mandaloriani. Noto come i Neo-Crociati Mandaloriani, questo gruttpo viveva sul pianeta Mandalore: emersero dalla tradizione del loro popolo indossando armature identiche ma avendo una differente catena di comando ed un diverso sistema di divisione del lavoro. Fett convinse Mandalore ad integrare i loro ideali, ed i due incoraggiarono questo movimento. Nonostante Mandalore avesse dichiarato che il sistema dei Neo-Crociati dovesse essere diffuso, fu Fett a farlo applicare. Fett convertì quel culto per essere applicato su larga scala, integrando i Neo-Crociati fra i vari clan in modo che diffondessero i loro ideali. Fett credeva che quelle armature potessero contribuire ad esercitare il dominio sul popolo, che in quel momento era largamente fuori controllo. Sostenne anche che le armature dei Neo-Crociati dovessero essere colorate diversamente a seconda del rango, in modo che le nuove reclute potessero immediatamente distinguere i vari tipi di autorità. I ranghi inferiori indossarono così armature di colore blu, i principali consiglieri di Mandalore avevano armature dorate, e Fett fu uno dei primi ad indossare l'armatura per mostrare a tutti i Mandaloriani, a prescindere dal loro status sociale, come dovessero mettere da parte il loro individualismo. Prima che iniziasse l'invasione della Repubblica, il sistema di Fett per convertire le culture conquistate era giò in moto.

L'inizio della guerra

"I Cathar hanno lasciato una macchia di disonore sul Mando'ade. Oggi, la laverò nelle acque della loro stessa presunzione."
―Cassus Fett giustizia la razza Cathar[fonte]

Negli anni intorno all'inizio delle Guerre Mandaloriane, ma prima della invasione Mandaloriana della Repubblica, i Mandaloriani erano una forza attiva nei pianeti dei Territori dell'Orlo Esterno. Fett conquistò molti pianeti neutrali in quel periodo, facendosi una reputazione di maestro nel comando militare. Nel 3.976 BBY, Fett guidò un attacco a Cathar che devastò il pianeta, nell'intento di punire i nativi Cathar per essersi opposti in passato ai Mandaloriani. Guidando un esercito di guerrieri su droidi Basilisk, Fett portò i Cathar alla quasi estinzione. I rimanenti, sconfitti, furono circondandi ed ammassati nel mare del pianeta. Mentre Fett si preparava a giustiziarli, una Mandaloriana si schierò dalla parte dei Cathar, pregando Fett affinchè li risparmiasse. Fett mantenne la sua posizione, e le sue navi fecero piovere fuoco sui Cathar e sulla guerriera. Il massacro fu così grande e spaventoso che i pochi Cathar sopravvissuti ebbero paura persino a parlarne per anni. La Repubblica coprì l'incidente, temendo che la notizia dell'attacco avrebbe destabilizzato la ricostruzione dopo la Guerra Sith. La scomparsa dei Cathar rimase un mistero per oltre una dozzina d'anni.

Cassus Fett in combattimento.

Poco dopo l'invasione della Repubblica, Fett aiutò l'organizzazione della Guerra Falsa, una breve battaglia nell'Orlo Esterno con le forze della Repubblica. Essa consisteva nel fingere debolezza fino a che la forza della Marina Repubblicana, rivitalizzata dopo la Guerra Sith, non fosse provata. Fett ideò anche la parte successiva del piano: una invasione della Repubblica su tre fronti. Questo assalto, lanciato nel 3.964 BBY, si avvantaggiò della recente confusione in cui era caduta la Repubblica, con l'assassinio di quattro Padawan Jedi sul pianeta Taris e la fuga di Zayne Carrick, il Jedi falsamente accusato del crimine. Il pianeta Vanquo fu uno degli obiettivi dei Mandaloriani, l'intenzione era quella di liberarsi delle forze Repubblicane per aprirsi la via verso l'assalto al più importante pianeta Taris. Fett e Mandalore monitorarono l'invasione dalla nave ammiraglia di quest'ultimo, osservando il progresso dell'assalto di Vanquo mentre loro si preparavano per spostarsi su Taris. Fett aveva uno schermo orbitale fisso intorno a Vanquo in modo che la forza principale dell'assalto potesse ingaggiare il maggiore insediamento del pianeta posta alla luce del giorno, mentre soldati d'assalto atterravano sul lato notturno per eliminare i campi minerari. Prima che la Repubblica potesse organizzare una difesa, Fett e i Mandaloriani avevano conquistato diversi pianeti.

Così come aveva fatto con l'organizzazione dei Mandaloriani, Fett aveva anche potenziato la produzione militare. Aveva installato una Forgia da Guerra dei Neo-Crociati su Jebble, Tarnith, ed altri pianeti. Esse fornirono tutto le armature e le armi necessarie per le nuove reclute.

L'invasione di Taris

"Quest'oggi, io vi libero dalla fedeltà alla Repubblica Galattica. Ora il vostro clan è il Mando'ade."
―Cassus Fett, al popolo di Taris[fonte]

Nel 3.963 BBY, l'attacco su Taris non fu che l'inizio. Quando la linea difensiva della Repubblica cadde ai Mandaloriani, l'Ammiraglio Jimas Veltraa rioganizzò le sue forze intorno a Taris. Queste tuttavia vennero sconfitte ed i Mandaloriani ebbero via libera er l'assedio del pianeta. Mentre le navi Mandaloriane si spostavano nell'orbita intorno a Taris sempre più in forze, aggiungendo il loro potere di fuoco al bombardamento, ripetuti tentativi da parte dei caccia della difesa planetaria di spezzare l'attacco non ebbero successo. I Mandaloriani erano impegnati anche su altri fronti. Tormentarono il pianeta di Serroco in un attacco orchestrato da Fett. Quando Demagol fu dichiarato morto sulla Stazione di Ricerca Stellare Flashpoint - seppure in realtà catturato dalla Repubblica - l'influenza di Fett crebbe sempre più. Mandalore inviò personalmente Fett su Taris per organizzare l'assedio e per aiutare la logistica della conquista planetaria. L'esperienza li avrebbe aiutati nella loro successiva conquista, alla quale Fett voleva partecipare: l'invasione di Coruscant.

Alla fine giunse il tempo di prendere il pianeta. I Mandaloriani iniziarono a sbarcare i loro soldati nelle regioni polari di Taris, ed in seguito nelle zone equatoriali, per finire con una invasione su scala planetaria. Con quella che un giornalista Tarisiano definì "macabra efficienza", Fett guidò le sue truppe, a piedi o su droidi Basilisk, alla conquista della Città Alta. Le bande di swoop provarono una resistenza, ma furono costrette a nascondersi, e ben presto anche le comunicazioni degli organi di informazione furono interrotte. Con la vittoria dei Mandaloriani, Fett fece un annuncio al pianeta tramite l'Holofeed di Taris. Dicendo alla popolazione che la Repubblica li aveva delusi, Fett li liberò dalla fedeltà ad essa ed al Cancelliere Supremo. Così come aveva fatto su numerosi altri mondi, Fett diede ai cittadini la possibilità di scegliere fra l'unirsi ai Neo-Crociati o lavorare nelle loro fabbriche diventando, di fatto, schiavi. Con la promessa di morte nei confronti di colori che avrebbero tradito i Mandaloriani, Fett spense l'Holofeed.

Fett controlla l'invasione di Taris dalla Torre Jedi.

Mentre l'assedio continuava, Fett vide emergere complicazioni fra i veicoli della forza di invasione, veicoli rubati, e navi di cittadini che cercavano la fuga. Le sue stesse forze si trovavano spesso sulla rotta di altre, causando a volte la perdita di materiale importante. Questo avrebbe potuto ritardare i Mandaloriani per mesi, ma dal suo quartier generale nella ex Torre Jedi Fett controllò il traffico sopra ed intorno al pianeta. Pur impegnato in questo, continuò anche a gestire la guerra alla Resistenza di Taris. Mentre la Città Bassa di Taris doveva ancora essere conquistata, Fett ordinò che le rotte aeree fossero mantenute libere per le navi in atterraggio, e per quelli sul pianeta che lui personalmente dirigeva alle proprie destinazioni.

Quando la notizia che Fett aveva posto il suo quartier generale nella Torre raggiunse la Resistenza, decisero di assassinarlo. Il loro piano era quello di far esplodere numerose cariche da demolizione nelle fondamenta dell'edificio, ma per assicurarsi che Fett fosse nell'edificio al momento dell'attacco, decisero di infiltrare una squadra di ricognizione nella Torre. Fett, nel frattempo, studiò i punti di forza della Resistenza nella Città Bassa, e capì dove si stessero nascondendo. Fece uscire i suoi uomini dalla Torre e organizzò un attacco alla base della Resistenza, impedendo così alla squadra di infiltrazione di completare la loro missione. Ad ogni modo riuscirono a distruggere la Torre, ma il resto delle forze della Resistenza furono costretta alla ritirata nei Bassifondi di Taris.

Poco dopo l'invasione di Taris, la Repubblica iniziò a trasmettere propaganda sulle frequenze Mandaloriane nel tentativo di minare il morale ed impedire conversioni ai Neo-Crociati. Fett contattò l'ufficiale Mandaloriano Koblus Sornell per discutere delle trasmissioni e di qualsiasi potenziale informazione al loro interno. Mentre i Mandaloriani si preparavano all'invasione del pianeta Zongorlu da Taris, le tramissioni repubblicane tentarono di scoraggiarli mediante rapporti di condizioni letali e della pericolosità degli abitanti, così come di immense navi al comando della Repubblica. Fett, nel frattempo, fece stabilire da Sornell una stazione di segnale mobile per la flotta di invasione, per comunicare con lui al loro arrivo. Sornell informò Fett dei problemi che le trasmissioni stavano causando fra i ranghi delle nuove reclute: guerrieri distratti dalle stesse avevano avuto numerosi incidenti, alcuni letali. Quando Sornell e la flotta infine invasero Zongorlu, scoprirono che le trasmissioni erano state una farsa: il pianeta aveva un clima temperato, la sua razza nativa non era altro che una pianta sessile, le imponenti navi non esistevano, e le trasmissioni avvenivano da una piccola stazione sul pianeta. Sornell fece rapporto a Fett, il quale ordinò di occupare la stazione per una settimana, un tempo molto inferiore a quello che pensava sarebbe durata l'operazione. Se durante l'invasione le trasmissioni si erano interrotte, ripresero poco dopo per offrire ai Mandaloriani un accordo: in cambio della pace, la Repubblica avrebbe concesso loro una parte dei proventi delle tasse dai pianeti che avevano invaso. Sornell rispose con un rifiuto, e Fett lo contattò riprendendolo per non aver aspettato. Sornell difese la sua decisione.

La piaga di Jebble

"Per fermare l'infezione, Fett ha amputato l'arto. Proprio il suo stile."
―Demagol[fonte]

Dopo la battaglia con la Resistenza, Fett prese molti trasporti truppe e li spostò su Jebble, un pianeta ghiacciato controllato dai Mandaloriani ed utilizzato come area di transito, dove i criminali catturati venivano addestrati fra i ranghi dei Neo-Crociati. Con questi nuovi soldati, programmava di lanciare una invasione ad uno Mondi del Nucleo in profondità nello spazio repubblicano: Alderaan. Prima dell'arrivo di Fett, tuttavia, Pulsipher - un altro Mandaloriano suo rivale - ragigunse Jebble con un premio speciale che aveva trovato nei Bassifondi di Taris: il Talismano Muur, un potente artefatto della Forza. Quando lo indossò, Pulsipher contrasse accidentalmente una piaga che trasformava le vittime in Rakghoul. Ben presto, i ranghi dei Mandaloriani che stazionavano su Jebble si trasformarono in bestie.

Fett viene contattato da Zayne Carrick.

Nel frattempo, il fuggitivo Jedi Zayne Carrick si era infiltrato sul trasporto di Pulsipher ed ora era finito su Jebble. Dopo essere sfuggito alle orde di Mandaloriani e Rakghoul, Carrick trovò una stazione di comunicazione e contattò la flotta Mandaloriana in arrivo. Avvisò Fett che la piaga si era diffusa suggerendogli di non atterrare, ma Fett, sapendo che Carrick era coinvolto nel tentato omicidio, era dubbioso. Frattanto, Pulsipher, attraverso l'uso del Talismano, si trovò al controllo dei Rakghoul: decise così di mettere Fett al suo posto attaccando i trasporti in arrivo e, da qui, diffondere la sua influenza in tutta la galassia. Pulsipher venne ucciso, tuttavia, e Carrick riuscì a fuggire dal pianeta quando i suoi amici vennero a salvarlo. Fett giunse mentre Carrick stava partendo e, convinto della sincerità del Jedi, distrusse la superficie del pianeta con i missili. Poi contattò Carrick affermando che era in debito con lui.

Guerra a tutto campo

In seguito quell'anno, venne fuori la verità sul massacro dei Cathar. Un Jedi carismatico noto come Il Revanscista portò i Jedi su Cathar in cerca di risposte. Dopo aver trovato la maschera della guerriera Mandaloriana che si era opposta a Cassus Fett, i Jedi riuniti ebbero una visione del massacro. Spronati dal fato dei Carhar, i Jedi, guidati da Revan ed il suo amico Malak, si unirono prontamente alla guerra contro i Mandaloriani.

Non molto dopo, Zayne Carrick, alla ricerca dello schiavista Dace Golliard - e Demagol attraverso di lui - incaricò il compagno Mandaloriano Rohlan Dyre, anch'egli presunto morto dai Mandaloriani, di contattare Fett. Contando sul desiderio di Fett di ripagare il suo debito e sul suo disprezzo di Demagol, Carrick e Fett organizzarono un falso attacco contro una struttura mineraria su un asteroide vicino al sistema di Ithor. Mentre Carrick contattava anonimanente il Ministro della Difesa della Repubblica per avvisarlo dell'"attacco", Fett ed i Mandaloriani inviarono un messaggio non criptato affinchè fosse intercettato da Golliard. Fett e la sua flotta arrivarono nel campo di asteroidi secondo programma, affrontando l'Ammiraglio Saul Karath della Repubblica mentre Golliard, aspettandosi una battaglia dalla quale potesse ottenere profitti, attese nascosto poco lontano. Mentre Fett ed i Mandaloriani si avvicinavano alla flotta di Karath e quest'ultimo si preparava ad ingaggiarli, i Mandaloriani saltarono improvvisamente nell'iperspazio, e Golliard venne lasciato alla mercè della Repubblica e di Carrick. Fett contattò quest'ultimo per comunicargli che il suo debito era stato saldato. Ordinò poi a Dyre di mantenere segreta la sua sopravvivenza, e sperò che il gruppo fosse in grado di uccidere Demagol.

Fett avrebbe in seguito ingaggiato Revan e Malak nella Battaglia dell'Ammasso di Jaga, dove divenne famoso per aver ucciso il capitano di una nave ammiraglia della Repubblica. Infine Fett divenne l'uomo più ricercato dello spazio. Le Guerre Mandaloriane alla fine vennero vinte dalla Repubblica, e nel 3.956 BBY Cassus Fett venne ritenuto morto.

Eredità

Fett aveva una famiglia fra i clan Mandaloriani, ed almeno un figlio. Migliaia di anni più tardi, i suoi discendenti Jango e Boba Fett sarebbero diventati famosi cacciatori di taglie.

Una tuta della Armatura da Battaglia di Cassus Fett finì nelle mani del mercante Adum Larp di Dantooine, e la pistola blaster pesante allo stesso modo finì fra i possedimenti di B'ree, un mercante di Korriban appartenente alla Czerka Arms.

Personalità e caratteristiche

Cassus Fett.

Cassus Fett era praticamente senza rivali per le sue conoscenze tattiche, e si fece la reputazione di maestro nel comando. Era un uomo molto metodico e architetto di molte vittorie di Mandalore in guerra, ed al tempo della invasione di Taris occupava la posizione di Maresciallo di Campo. Conosceva diverse lingue, fra cui l'Alto Galattico e il Mando'a. La sua influenza si estendeva a tutti gli affari Mandaloriani, e contribuì a riplasmare la loro intera cultura. I suoi contributi alla strategia Mandaloriana si estesero persino a compiti più umili come il controllo del traffico. Le nozioni tramite le quali esercitava il controllo sui Crociati e l'utilizzo della logistica erano estranei al Mandaloriani, ma contribuirono enormemente alla causa, trasformandoli in una forza in grado di minacciare la presa della Repubblica sulla galassia. Fett usava anche l'inganno come tattica, cosa che Rohlan Dyre considerava disonorevole. Anche se Fett era consapevole che questo sistema non era ortodosso per i Mandaloriani e per il loro stile di vita nomade, credeva che alla fine li avrebbe portati alla vittoria. Fett era noto ai suoi compagni Mandaloriani per le sue tattiche senza scrupoli, cosa che lo rendeva capace di distruggere milioni di vite per preservare la causa della sua gente, cosa che considerava più importante. Avrebbe ucciso intere popolazioni solo per vendetta, per eliminare una minaccia potenziale, o per preservare l'onore Mandaloriano.

Fett pensava che i Mandaloriani sarebbero diventati un nuovo ordine, che avrebbe rimpiazzato la Repubblica. Si considerava come un liberatore di mondi, credendo che l'incapacità della Repubblica di difenderli rendesse la stessa indegna di rappresentare quei pianeti, offrendo loro il sentieri dei Neo-Crociati con la promessa della vittoria. Nonostante offrisse la pace a quelli che si univano ai Mandaloriani, non avrebbe tollerato il tradimento e promise la morte a coloro che non erano leali. Fett non si fidava facilmente dei loro nemici, ma una volta convinto della loro sincerità, era in grado di essere leale e di ripagare eventuali debiti.

Fett non era molto dotato nell'arte dell'amicizia. Aveva molti rivali anche fra i Mandaloriani, fra cui Demagol e Pulsipher, e fu felice di apprendere della loro morte. Anche l'apprezzamento espresso da Mandalore nei confronti di Demagol non impedì a Fett di contribuire alla sua morte. Dalla sua parte, Pulsipher non aveva un'alta considerazione di lui ed era infastidito dalla quantità di risorse che Mandalore metteva nelle mani di Fett.

Equipaggiamento

Per mostrare il suo supporto al sistema di armature basate sui colori che aveva contribuito a implementare, Fett indossò per un periodo una tuta gialla indossata inizialmente solo dai più stretti consiglieri di Mandalore il Definitivo. Fett possedeva anche almeno una altra armatura, colorata di porpora. Brandiva una pistola blaster pesante molto adattabile, dalla quale non si separava mai.

Fett poteva impartire ordini ai dreadnaught di tipo Kandosii Mandaloriani affinchè usassero armi a fissione, che vennero utilizzate molte volte nel corso della guerra. A volte guidava soldati a bordo di droidi da guerra Basilisk, come fece ad esempio su Cathar.

Dietro le quinte

Canderous Ordo indossa l'armatura di Fett e impugna la sua pistola.

Cassus Fett è stato citato per la prima volta in Star Wars: Knights of the Old Republic, nel quale il giocatore può acquistare la sua armatura ed il suo blaster da due mercanti. A corredo di questi due oggetti vengono fornite brevi informazioni.

Anche se la prima vera apparizione di Fett sia stata nel fumetto Star Wars Knights of the Old Republic 8: Flashpoint, Part 2, questo rimase ignoto epr qualche tempo in quanto nello stesso fumetto non viene identificato. Quando venne chiesto a John Jackson Miller, autore della serie di fumetti Knights of the Old Republic, se il Mandaloriano in questione fosse Fett, questi rispose che i testi avrebbero parlato per lui, non rivelandolo altrove. Fett venne nominato per la prima volta in The Taris Holofeed: Invasion Edition parte del numero 18 e associato per la prima volta ad una immagine nel successivo The Taris Holofeed Special Proclamation parte del numero 21, la quale riutilizza un pannello dal numero 8 per l'immagine di Fett. Miller infine ammise ufficialmente che il Mandaloriano del numero 8 era Fett nelle note di Star Wars: Knights of the Old Republic Handbook sul suo sito web.

Fett ha anche ricevuto un profilo nell'Handbook. Le immagini dal numero 8 erano troppo piccole per essere incluse, e la sua apparizione nel numero 23 non era ancora pronta, così venne ricolorato un Mandaloriano dall'armatura rossa dal numero 20 per rappresentarlo. Tuttavia lo stesso personaggio non è effettivamente presente nel numero 20.

Ispirazione

Miller ha paragonato Fett a Darth Vader, nel fatto che credeva che il personaggio dovesse essere usato con parsimonia. Molte delle inclusioni di Fett nella serie sono solo nominali, nelle quali il lettore può solamente vedere come altri personaggi reagiscono a lui.

Miller ha speso un po' di tempo nel cercare di trovare il giusto tono per il discorso di Fett in The Taris Holofeed Special Proclamation, nel quale il personaggio annuncia che i Mandaloriani sono ora al comando di Taris. Durante una vacanza in New Mexico, trovò l'ispirazione in un discorso del Generale Stephen W. Kearny, il quale tenne il discorso nel quale si proclamava che il New Mexico faceva parte degli Stati Uniti. Anche se la situazione era diversa da quella che Miller stava scrivendo, la utilizzò come traccia per l'annuncio di Fett.

Presente in

Fonti

Collegamenti esterni