Assedi nell'Orlo Esterno

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Il soggetto di questa voce è apparso nell'era dell'ascesa dell'Impero.
La Battaglia di Boz Pity, nell'ambito di uno dei più celebri assedi nell'Orlo Esterno.
"La strategia è perfetta, mio signore. I Jedi e le loro forze si stendono in file rade lungo l'Orlo Esterno nel vano sforzo di contenere la nostra offensiva."
Grievous a Darth Sidious[fonte]

Gli Assedi nell'Orlo Esterno furono una serie di cruente battaglie combattute presso molteplici pianeti dei Territori dell'Orlo Esterno, come Saleucami e Mygeeto, che contraddistinsero la fase terminale delle Guerre dei Cloni.

Storia

Olomappa relativa agli assedi nell'Orlo Esterno.

Questa campagna ebbe inizio dopo che la Repubblica vinse una serie di battaglie cruciali su Commenor e Balmorra, a seguito delle quali la CSI fu scacciata dalle sue basi nel Nucleo e nelle Colonie.

Al comando del Generale Grievous, la Marina Confederata batté in ritirata presso i Territori dell'Orlo Medio e dell'Orlo Esterno, rinforzando i propri possedimenti su ambo i lati della Spatola. Milioni di navi Separatiste furono messe alla fonda a Xagobah, Sluis Van, Siskeen, Clak'dor VII, Boz Pity e altri mondi fortezza nel tentativo di attirare la Repubblica.

Incoraggiati dalla apparentemente precipitosa ritirata dei Separatisti, il Cancelliere Supremo Palpatine e i Jedi impegnarono quasi ogni nave della Flotta Repubblicana presso i confini dell'Orlo, con l'ordine di cingere d'assedio le basi della CIS su Ord Radama, Ryloth, Xagobah, Saleucami, nella speranza che un blocco duraturo avrebbe fatto collassare le fortezze separatiste e costretto la Confederazione alla resa. Presso tutti i Mondi del Nucleo il morale era altissimo, e molti credettero che la guerra fosse a un passo dalla fine, e che la Confederazione sarebbe stata scacciata anche dalle braccia esterne della galassia e consegnata alla giustizia.

In realtà, lo scopo degli Assedi nell'Orlo Esterno era quello di tener impegnato il grosso delle forze lealiste alla periferia della Repubblica. Una volta avviati gli scontri, i Jedi e le loro armate si accorsero ben presto di essere impossibilitati a retrocedere, fatto questo che costrinse il Grande Esercito a lasciare pressoché sguarniti Coruscant e i Mondi del Nucleo, esponendoli a un attacco in forze condotto dal Generale Grievous sei mesi più tardi.

Gli assedi—e la guerra in generale—si interruppero bruscamente nel momento in cui Palpatine diffuse ai soldati clone l'Ordine 66, un piano d'emergenza volto a contrastare un'eventuale insurrezione dei Jedi qualora questi ultimi avessero scelto di tradire la Repubblica. Sparpagliati in modo capillare per tutta la galassia e isolati l'uno dall'altro, i Jedi furono colti di sorpresa quando le loro truppe gli si scagliarono contro, tanto che la gran parte dei membri dell'Ordine fu uccisa nei primissimi minuti di quella che sarebbe diventata la Grande Purga Jedi. Su Mustafar, Darth Vader liquidò il Consiglio Separatista e disattivò gli eserciti di roidi, concludendo - di fatto - l'esistenza della CIS. Quindi, Palpatine si autoproclamò Imperatore della galassia e avviò la riorganizzazione della Repubblica in Impero.

Battaglie degli Assedi nell'Orlo Esterno

Dietro le quinte

Per successiva retroconnessione, il primo accenno a questa campagna si trova in Han Solo and the Corporate Sector Sourcebook, dove Alexsandr Badure è definito come un "veterano delle Guerre nell'Orlo Esterno" avvenute nel corso delle Guerre dei Cloni.

Presente in

Presenze non canoniche

Fonti