Darth Nox
Darth Nox | |
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- "Io sono l'erede di Kallig e Tulak Hord, e Maestro dei morti."
- ―Darth Nox[fonte]
Darth Nox fu un Signore Oscuro dei Sith che servì l'Impero Sith durante la Guerra Fredda e la Seconda Grande Guerra Galattica. Erede dell'antico Signore dei Sith Aloysius Kallig, Nox cercò di riportare la linea di sangue di Kallig alla grandezza.
Indice
Biografia
- "Ora, vai. Ritorna ad Harkun e nutri il tuo odio per lui, e usa la tua paura di lui per crescere più forte. Egli può sollevare il pugno per colpire, ma è Lord Zash che determinerà dove il colpo atterrerà."
- ―Il consiglio di Spindrall al giovane Accolito[fonte]
Scoperto come schiavo, questo essere sensibile alla Forza venne portato a Korriban per la formazione in un momento in cui l'Ordine Sith era diventato più liberale ed accettava anche esseri non Imperiali per l'addestramento da Inquisitore Sith. All'arrivo presso l'Accademia su Korriban, l'accolito venne assegnato al Supervisore Harkun che stava istruendo altri Sith non-imperiali considerandoli con disprezzo, specialmente gli ex-schiavi. Un disprezzo che il Supervisore non nascose quando discriminò apertamente l'accolito e il suo potenziale, un sentimento opposto a ciò che Harkun provava per il suo accolito preferito, un purosangue Sith di nome Ffon Althe. Subito dopo l'introduzione con successo dell'accolito, Harkun gli assegnò la sua prima missione. Questa ricerca consisteva nell'andare nella tomba di Ajunta Pall e venir testato da Lord Spindrall.
Dopo aver ucciso diverse K'lor'slug e diversi saccheggiatori di tombe lungo il percorso, l'accolito raggiunse finalmente Spindrall che lo testò lanciandogli contro i suoi sei accoliti. L'accolito li sconfisse tutti superando la prova e dopodichè lasciò la tomba. L'accolito tornò ad Harkun, che attendeva l'ex- schiavo presso l'Accademia Sith, ma non senza incontrare prima un assistente chiamato Supervisore Markan, che introdusse l'accolito ad alcuni concetti Sith.
Dopo essere ritornato nell'ufficio del Supervisore Harkun, l'accolito vide uccidere Jory, un'altra accolita, per la sua debolezza e la mancanza di potenziale e quindi gli venne assegnata una nuova missione nelle prigioni dell'Accademia, che Lord Zash stessa aveva richiesto gli fosse assegnata. Nelle carceri, l'Inquisitore Zyn comandò all'accolito di interrogare un accolito debole di nome Alif, un compito che gli riuscì, uccidendo Alif nel processo. Harkun poi procedette ad inviare sia l'Accolito che Ffon in diverse prove di intelletto. Mentre il compito di Ffon era meno rischioso, l'accolito dovette recarsi nella tomba di Marka Ragnos e recuperare un antico olocron. L'accolito passò attraverso orde di Tuk'ata e Shyracks per raggiungere il suo obiettivo, ma riuscì comunque a recuperare l'olocron con l'assistenza dei Fulmini della Forza.
Allo stesso tempo, l'accolito stava guadagnando una certa fama per le azioni compiute nelle tombe. Quando incontrò Harkun, quest'ultimo rimase sorpreso e insoddisfatto e si affrettò a inviare l'accolito in un'altra difficile missione.
Il Dashade e le prove finali
- "La tua prova finale sarà quello di recuperare un'antica mappa dalla camera più interna della tomba Naga Sadow, che non è mai stata violata in migliaia di anni."
- ―Supervisore Harkun[fonte]
L'Accolito venne inviato da Harkun, su richiesta di Lord Zash, a recuperare un testo dalla tomba di Tulak Hord, che faceva parte della ricerca di Lord Zash sui manufatti antichi del Signore Oscuro. Come sempre, l'accolito riuscì in questo compito recuperando il testo d'archivio. Entrando nell'Accademia, l'accolito venne raggiunto da Lord Zash stessa, che si complimentò per i successi ottenuti dall'accolito. Disse al giovane accolito che aveva buone speranze e che era destinato a diventare l'apprendista che stava cercando.
L'accolito portò poi il manufatto ad Harkun nel suo ufficio e quest'ultimo si rifiutò di credere che l'accolito avesse incontrato Zash, lo mandò al centro di formazione dell'Accademia ordinandogli di compiacere gli istruttori. Una volta arrivato nel centro di formazione, l'accolito venne raggiunto da due altri accoliti cui Harkun aveva assegnato il compito di uccidere l'ex- schiavo in cambio della loro libertà. L'accolito fu però troppo forte e sconfisse facilmente gli altri due.
Sapendo che era stato un trucco, l'accolito tornò da Harkun che gli assegnò il suo compito finale. Voleva che l'accolito recuperasse un'antica mappa dalla tomba di Naga Sadow, che non poteva essere trovata senza rilasciare un essere senziente chiamato Dashade. Zash intervenne nella conversazione e gli dette il testo tradotto che aveva già recuperato dalla tomba di Hord Tulak, un pezzo che era necessario per ottenere l'antica mappa, dando all'accolito un grande vantaggio sul suo ultimo avversario, l'accolito Ffon.
L'accolito penetrò nella tomba dopo aver distrutto l'esercito di antichi droidi di Naga Sadow e liberò il Dashade dalla sua prigione; scoprì poi che il Dashade era stato un antico e famoso assassino di Tulak Hord chiamato Khem Val. Dopo esser stato liberato, la potente creatura attaccò subito l'accolito, ma venne sconfitto e, così come imponeva la tradizione del Dashade, promise fedeltà a quello che lo aveva battuto dando all'accolito un servo e compagno potente. Insieme continuarono la missione dell'accolito uccidendo molti droidi nel loro percorso e per ultima un'antica bestia feroce chiamata Terentatek, recuperando alla fine l'antica mappa.
L'accolito portò l'antica mappa ad Harkun che stava intanto discutendo con Ffon su come fosse impossibile ottenere la mappa. Il supervisore si affrettò a prendere la mappa dalle mani dell'accolito e la diede a Ffon quando Lord Zash apparve. Zash vide la mappa nelle mani di Ffon, sapendo che non era lui che l'aveva recuperata, gli chiese di dire la verità. Ffon, temendo le conseguenze di mentire ad un Signore dei Sith, disse a Zash la verità e lei lo uccise con un Fulmine della Forza dicendo all'ormai ultimo accolito rimasto di incontrarla nel suo ufficio. L'accolito eseguì l'ordine e Lord Zash si congratulò con il giovane Sith per l'apprendistato, dicendogli che si sarebbero prossimamente incontrati nella capitale dell'Impero di Dromund Kaas, dove il suo nuovo apprendista avrebbe potuto sviluppare le proprie capacità, ma prima dette al giovane apprendista la sua vecchia spada laser come dono.
Apprendistato con Darth Zash
Viaggio a Dromund Kaas
L'Apprendista stava lasciando l'Accademia per recarsi nella capitale dei Sith Dromund Kaas quando venne raggiunto da un altro apprendista Sith, Ortosin, che portava un ultimatum dal suo maestro, Darth Skotia, il superiore di Zash. L'Apprendista a malincuore rifiutò e scoppiò un duello, in cui l'Apprendista uccise Ortosin e i due teppisti che lo accompagnavano. L'Apprendista poi partì diretto al Quartier Generale della Marina Imperiale, una enorme stazione spaziale chiamata Hangar Spaziale Vaiken. Qui l'Apprendista incontrò il Supervisore Kryos che lo aiutò a decidere quale strada prendere: lo stregone Sith o l'assassino Sith. All'arrivo alle banchine della stazione, l'apprendista si imbarcò su una nave chiamata Black Talon che lo avrebbe portato a Dromund Kaas.
Durante il viaggio, l'Apprendista venne raggiunto da un cacciatore di taglie, un agente imperiale e da un'apprendista di Darth Baras. La squadra venne contattata dal Gran Moff Rycus Kilran, il macellaio di Coruscant, che comandò loro di prendere il controllo della Black Talon comandata da un capitano disobbediente e quindi muoversi ad attaccare una nave da guerra della Repubblica chiamata Brentaal Star che trasportava Il Generale, un ufficiale defezionista che Kilran voleva morto. Arrivati sul ponte della Black Talon, la squadra uccise il capitano, Revinal Orzik, e prese il controllo della nave, uccidendo tutti coloro che avevano sostenuto l'ex capitano. Quando la nave raggiunse la Brentaal Star, la Repubblica lanciò diversi gusci con droidi da battaglia e sabotaggio, ma vennero respinti dal gruppo.
Vennero poi contattati dal Gran Maestro Satele Shan, il leader dell'Ordine Jedi, che avvertiva la Black Talon che una flotta della Repubblica si stava avvicinando e dovevano ritirarsi o essere distrutti, turbando ancora di più il già debole trattato di pace tra l'Impero Sith e la Repubblica Galattica. Ciò nonostante, la Black Talon continuò l'attacco alla Brentaal Star.
Il team scelse una navetta e salì a bordo della nave della Repubblica per eliminare Il Generale prima che la flotta del Gran Maestro Satele Shan arrivasse. Il team procedette ad uccidere i molti soldati della Repubblica sul loro cammino. Quando raggiunsero Il Generale, si scontrarono con il Padawan Jedi Ban Yadira che venne però facilmente sconfitta. Raggiunsero poi Il Generale che cercò di scusarsi dicendo loro che una volta era stato un generale imperiale che aveva poi disertato per le azioni dell'Impero. La squadra però lo ignorò e lo giustiziarono, tornando alla Black Talon dove Kilran si congratulò con loro per il completamento della missione.
Sconfiggendo Darth Skotia
- "Sciocco ... tu non sai che cosa può fare Zash. Pensa - pensa a quanti anni deve aver trascorso preparando la mia morte. Lei vi ucciderà. Proprio come ... lei ha ucciso ... me."
- ―Darth Skotia[fonte]
Al suo arrivo su Dromund Kaas, l'apprendista venne ricevuto da Darth Skotia stesso e i suoi due apprendisti Trandoshani che minacciarono il giovane apprendista, ancora una volta, dicendo anche al giovane Apprendista di avvertire Zash che lui teneva la chiave. Dopo aver lasciato lo spazioporto, l'Apprendista completò diversi compiti assegnati da funzionari imperiali che stavano avendo numerosi problemi con schiavi ribelli, disertori e creature proprie del pianeta.
L'Apprendista poi raggiunse Kaas City, la capitale, e si recò alla Cittadella Imperiale dove Zash attendeva l'Apprendista nel suo ufficio. L'Apprendista subito le disse degli avvertimenti di Skotia e lei rivelò il suo piano per avere l'Apprendista assassinante il Signore Oscuro cyborg, esplorando in primo luogo le sue debolezze cibernetiche. Gli disse quindi che il primo passo era quello di scoprire che cosa nascondesse Skotia e lo inviò in missione per indagare ed estrarre informazioni dagli ex- schiavi di Skotia che si erano ora ribellati.
L'Apprendista riuscì a infiltrarsi nel bunker di Darth Skotia dove di guardia c'erano diversi Sith e anche un Signore dei Sith, Ogathu, che vennero tutti uccisi prima di recuperare una reliquia che permetteva a Skotia di controllare gli accoliti Trandoshani. L'Apprendista tornò poi alla Cittadella e dette la reliquia a Lord Zash. Zash, sapendo che controllare i Trandoshani non sarebbe stato sufficiente per sconfiggere Skotia, inviò l'Apprendista in un'altra missione per recuperare un'arma in grado di distruggere le parti cibernetiche, facendo notare che Skotia era per lo più un cyborg e che quest'arma sarebbe stata efficace contro di lui. L'arma era stata creata da uno scienziato di nome Dorotsech il quale era tenuto prigioniero dal Signore dei Sith canaglia Grathan. L'Apprendista si infiltrò nella tenuta di Grathan e dopo aver ucciso le forze che si trovavano sul suo percorso, il giovane Sith trovò Dorotsech che gli dette la posizione dell'arma. L'Apprendista recuperò poi l'arma, ma non senza uccidere Dorotsech, per non lasciare testimoni di quello che era successo nella tenuta di Grathan. Quando l'Apprendista tornò alla Cittadella, Zash decise che il suo apprendista era pronto e, infine, assegnò il giovane Sith a uccidere Darth Skotia.
L'Apprendista incontrò Darth Skotia nel suo ufficio, sapendo che aveva bisogno di avvicinarsi abbastanza per utilizzare l'arma anti-cyborg, dove usò la reliquia Trandoshana per portare gli accoliti di Skotia contro di lui, ma Skotia li uccise facilmente affermando che le sue guardie del corpo erano solo per spettacolo. Darth Skotia attaccò l'Apprendista ma quest'ultimo utilizzò l'arma cibernetica su di lui. L'arma non uccise Skotia ma lo indebolì sufficientemente per permettere all'Apprendista di attaccarlo. Il duello si concluse e l'Apprendista ne uscì vittorioso uccidendo Darth Skotia dopo che quest'ultimo gli disse che Zash avrebbe ucciso anche lui.
Nel frattempo Lord Zash era stata contattata da Darth Thánaton che l'accusò di aver ucciso Skotia. Zash, avendo un alibi indistruttibile, rifiutò queste accuse e venne promossa al titolo di Darth davanti all'Apprendista. All'Apprendista venne chiesto come Darth Zash avesse ucciso Skotia e l'Apprendista rispose che non l'aveva fatto perché l'aveva fatto il giovane Sith anche se nessuno credette all'Apprendista.
La ricerca dei restanti artefatti di Tulak Hord
Alla fine, mandato al Tempio Oscuro di Dromund Kaas da Zash, l'Apprendista Sith scoprì le antiche radici di un Signore dei Sith e nemico dell'antico Signore Oscuro Tulak Hord, Aloysius Kallig. Kallig riconobbe che l'Inquisitore era della sua linea di sangue ed i mezzi per riportare il nome di famiglia alla grandezza. Egli avvertì che l'Inquisitore Sith giocava un gioco infinito di tradimenti, un gioco che il suo erede doveva vincere e consigliava di fare attenzione al maestro e all'apprendista e di non farsi mai cogliere di sorpresa.
Inoltre, mentre si trovava al tempio, l'individuo trovò una reliquia di Tulak Hord catturato millenni prima da uno degli antenati della persona prima della sua morte. Dopo aver appreso l'ascendenza dell'apprendista e aver recuperato il manufatto, si avventurarono per tornare da Darth Zash e imparando che molti altri manufatti erano nascosti in giro per la Galassia; all'Apprendista venne poi affidato il compito di trovare questi artefatti su Balmorra, Nar Shaddaa, Tatooine e Alderaan.
Personalità e tratti
Poteri e abilità
Dietro le quinte
Presente in
- Star Wars: The Old Republic (prima apparizione)