Nuove Guerre Sith
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Le Nuove Guerre Sith furono una serie di conflitti (raggruppati in un’unica, immensa guerra) combattuti per ben un millennio fra il terzo Impero Sith e la Repubblica Galattica, che dalla sua aveva l’Ordine Jedi. Più brevi ma decisamente più lineari rispetto alle Antiche Guerre Sith, le Nuove Guerre furono una fase devastante nella storia della Repubblica, provocandone peraltro l'Età Oscura.
Altri nomi attribuiti a questo conflitto furono Periodo Draggulch dalla Repubblica, Guerra dei Più Forti, il Tradimento e, per motivi ignoti, la Maledizione di Qalydon.
Fra i vari conflitti combattuti nel periodo si annoverano la Guerra dell'Oscuro Signore delle Tenebre, la Seconda Guerra Civile Sith, le Guerre Sictis e infine la Guerra di Luce e Oscurità, quest'ultima combattuta fra l'Armata della Luce e la Confraternita dell'Oscurità e terminata con la sconfitta definitiva dei Sith.
Indice
Storia
Lo Scisma
Il conflitto ebbe inizio quando un ex Cavaliere Jedi, abbracciato il lato oscuro e assunta l'identità di Darth Ruin, si autoproclamò nuovo Signore Oscuro dei Sith e scatenò il Quarto Grande Scisma dei Jedi: sotto la sua guida, cinquanta Jedi Caduti abbandonarono l’Ordine Jedi per fondare un nuovo Impero Sith e lanciarsi in una nuova guerra contro la Repubblica per conquistare l’intera Galassia.
Ben presto, l'insoddisfazione e l'insofferenza per i metodi di Ruin serpeggiarono nell'Impero, portando naturalmente con sé il tradimento. Dopo una sconfitta, Ruin fu tradito ed ucciso dai propri sottoposti, che però continuarono la guerra, proseguendo così il periodo buio.
L'ascesa dei Sith
La guerra ebbe costantemente picchi e ribassi, durante i quali entrambe le fazioni riuscivano a riorganizzarsi scontrandosi solo in brevi e concise scaramucce. La Repubblica si trovò costretta ad assemblare nuovamente una poderosa flotta da guerra, contando soprattutto sulla Kuat Drive Yards.
La fase iniziale del conflitto fu dominata dai Sith, che espansero il loro territorio assorbendo i territori precedentemente appartenuti all'antico Impero Sith e muovendo contro lo spazio della Repubblica. In questo periodo, un misterioso Signore dei Sith, conosciuto come Oscuro Signore delle Tenebre, prese il comando dell'Impero e, con i suoi Cavalieri Neri, lanciò una poderosa offensiva contro i Jedi.
Il Signore Oscuro fu fermato solo dal Maestro Jedi Murrtaggh, che strinse un'alleanza con i Mandaloriani e affrontò il maligno nemico ed i suoi Cavalieri Neri su Malrev IV. Nell'epica battaglia che ne seguì, Murrtaggh sacrificò la propria vita per distruggere il Signore Oscuro.
Il crollo della Repubblica
Con i Jedi al fronte, parve che la Repubblica riuscisse a resistere ulteriormente. Le vittorie a Gap Nove, Corephelion e King's Galquek rinvigorirono le sue forze e, diverso tempo dopo, la grande vittoria nella Battaglia di Almas, dove il Signore Oscuro Darth Rivan subì una sonora sconfitta, portarono a credere nella possibilità di un riscatto nonostante la preponderante avanzata dei Sith. Ciò non fu sempre accompagnato da risposte interne positive, in quanto la Repubblica fu anche responsabile dell'efferata Battaglia di Uba IV, ricevendo un'accusa di genocidio.
Poco dopo però il sogno si infranse: l'Impero continuò a guadagnare terreno, provocando il collasso dell'HoloNet e dell'economia interstellare. La Repubblica fu costretta ad abbandonare le proprie colonie, mentre l'ordine veniva rapidamente meno.
La Battaglia di Mizra (1.466 BBY) fu la vittoria decisiva dei Sith: la Repubblica perse ogni influenza nell'Orlo Esterno e il governo centrale praticamente crollò. I Jedi furono costretti a rivestire la carica di Cancelliere Supremo, mentre la peste candoriana peggiorava le cose. Era l'Età Oscura della Repubblica.
La guerra civile dei Sith
Con la vittoria di Mizra, l'Impero Sith raggiunse la sua massima espansione e fu sul punto di marciare su Coruscant. Tuttavia furono proprio i Sith a salvare la Galassia dal loro stesso giogo: vedendo la vittoria ormai in pugno, diversi signori della guerra si autoproclamarono Signori Oscuri dei Sith, combattendo fra di loro per il dominio dell’Impero. Si crearono piccoli regni pressoché indipendenti, che combattevano fra di loro per il potere.
Questo permise alla Repubblica di riorganizzarsi, e ben presto le sue flotte, guidate da ufficiali Jedi, liberarono molti territori occupati, ma solo nel 1.010 BBY riuscì a scacciare completamente i Sith nell’Orlo Esterno.
Nel corso di questo periodo la Signora Oscura Belia Darzu scatenò le Guerre Sictis contro i Jedi, impiegando contro di loro le micidiali tecnobestie. Alla fine, però, ella venne uccisa dall'Ordine Mecrosa proprio su istigazione di altri Signori dei Sith rivali.
La Guerra di Luce e Oscurità
Nel 1.010 BBY, la guerra civile assunse un’acutezza tale che l’Impero fu sul punto di collassare completamente su sé stesso, finché, quattro anni dopo, i Signori Oscuri più potenti, Kaan, Qordis e Kopecz, fondarono la Confraternita dell’Oscurità sulle ceneri dell’Impero, lanciandosi in una nuova campagna contro la Repubblica, che si rivelò devastante: molti mondi vennero riconquistati dai Sith, che si avvicinarono pericolosamente al centro della Galassia.
La loro alleanza fu siglata indelebilmente con la riconquista di Korriban, che permise loro di addestrare nuove generazioni di Sith nel loro antico pianeta sacro.
Fu Lord Hoth a controbattere la nuova offensiva Sith: messosi a capo della nuova Armata della Luce, il Generale Jedi riuscì a recuperare terreno. Alla conclusione della sua campagna, però, durante la quale si inoltrò nello spazio Sith dell’Orlo Esterno, i Sith parvero nuovamente riacquisire terreno.
Si arrivò infine nel 1.002 BBY, quando la totalità dell’Armata e della Confraternita si scontrarono nella Battaglia di Ruusan. Dopo ben due anni di combattimento, i Sith vennero decimati e respinti e Lord Kaan, per vendetta contro la vittoria nemica, utilizzò una bomba di pensiero, disintegrando quanto restava della Confraternita, ma massacrando anche i Jedi presenti. Pochi di loro, come Valenthyne Farfalla, riuscirono a salvarsi poiché si trovavano fuori da Ruusan al momento dell’esplosione della bomba.
Epilogo
La Repubblica, uscita distrutta da questa guerra, ma finalmente priva di nemici, riorganizzò il proprio intero apparato politico sotto la guida del Cancelliere Tarsus Valorum e con la Riforma di Ruusan. Anche l’Ordine Jedi, riorganizzato, uscì dagli apparati politico e militare della Repubblica, dedicandosi esclusivamente alla difesa della pace e della giustizia. Su Ruusan, venne costruito un grande mausoleo in onore delle vittime dell’Armata della Luce, la Valle dei Jedi.
Dei Sith, alla battaglia e alla successiva caccia operata dai Jedi, sopravvisse solo Darth Bane. Questi, sapendo che non era più possibile mostrarsi pubblicamente alla Galassia, ma che occorreva lavorare di nascosto, nell’ombra, redasse la Regola dei Due e prese la giovane Darth Zannah come apprendista. Egli fondò l’Ordine dei Signori dei Sith, che quasi un millennio dopo sarebbe riuscito, sotto Darth Sidious e Darth Vader, a riprendere il totale controllo della Galassia.
Battaglie combattute
- Quarto Grande Scisma dei Jedi (2.000 BBY)
- Battaglia di Uba IV (1.800 BBY)
- Guerra dell'Oscuro Signore delle Tenebre (c. 1.750 BBY)
- Battaglia di Gap Nove (1.532 BBY)
- Battaglia di Mizra (1.466 BBY)
- Seconda Guerra Civile Sith (1.466-1.010 BBY)
- Battaglia di Almas (ca. 1.260 BBY)
- Guerra Sictis (1.250-1.230 BBY)
- Guerra di Luce e Oscurità (1.010—1.000 BBY)
- Campagna di Lord Hoth (1.004 BBY)
- Battaglia di Harpori (1.003 BBY
- Battaglia di Kashyyyk (1.002 BBY)
- Battaglia di Hsskhor (1.002 BBY)
- Battaglia di Phaseera (1.002 BBY)
- Battaglia di Balowa (1.002 BBY)
- Battaglia di Ambria (1.002 BBY)
- Campagna di Lord Kaan (1.002 BBY)
- Campagna del Settore di Bormea (1.002 BBY)
- Battaglia di Ruusan (1.002-1.000 BBY)