Low Altitude Assault Transport/infantry
Low Altitude Assault Transport/infantry (Trasporto d'Assalto di Fanteria per Basse Altitudini) | |
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Note di fabbricazione | |
Produttore | |
Serie | |
Modello |
cannoniera a repulsione Low Altitude Assault Transport/infantry |
Tipo | |
Note tecniche | |
Lunghezza |
17.4 metri[2] |
Larghezza |
17 metri(apertura alare)[2] |
Altezza |
6.1 metri[1] |
Velocità atmosferica massima |
620 km/h[2] |
Armi |
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Dotazione | |
Gusci(o) di salvataggio |
1 (cabina eiettabile)[3] |
Equipaggio |
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Passeggeri |
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Capacità di carico |
17 m³[1] |
Autonomia |
combustibile per 8 ore[1] |
Utilizzo | |
Ruoli |
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Epoche | |
Esordio | |
Affiliazione |
- "Queste cannoniere svolazzano come insetti macellaio e penetrano nei nostri ranghi come trinciasangue. Dobbiamo averne una."
- ―Arciduca Poggle il Minore[fonte]
La Low Altitude Assault Transport/infantry (LAAT/i), più spesso chiamata cannoniera d'attacco repubblicana, era un modello speciale di cannoniera, progettato per il supporto aereo e il trasporto della fanteria. Era fabbricata dalla Rothana Heavy Engineering e fu impiegata dal Grande Esercito della Repubblica nel corso delle Guerre dei Cloni, e quindi dall'Impero Galattico.
I cloni soldato amavano chiamarla "larty".
Indice
Caratteristiche
La LAAT/i era un trasporto di fanteria a repulsione capace di trasportare fino a trenta passeggeri. Le sue finalità secondarie includevano la ricognizione, il supporto armato diretto, missioni di ricerca e recupero e raid aria-terra o aria-aria a bassa quota, contro veicoli come gli airspeeders o i caccia stellari.
La cannoniera repubblicana poteva traghettare quattro speeder bikes militari, poste in un vano di poppa dotato di rampa di sbarco. L'equipaggio si componeva di quattro elementi: nella cabina gibbosa di testa trovavano posto un clone pilota e un copilota con funzioni di artigliere di prua; i due artiglieri di supporto, invece, stavano in una coppia di sfere trasparenti che si protendevano dal compartimento truppe grazie a due bracci snodati. Solitamente, la dotazione di bordo includeva un droide medico IM-6, stipato in un armadietto d'emergenza. In caso di necessità, il modulo di pilotaggio poteva staccarsi dal corpo principale del veicolo e fungere da guscio di salvataggio.[3]
La LAAT/i sfoggiava un arsenale di tutto punto, comprensivo di tre torrette laser antifanteria - due frontali e una caudale; due bocche di lancio per missili a ricerca massiva - alimentati da una cartucciera interna e solitamente equipaggiati con missili a puntamento automatico a corto raggio, esplosivi di prima classe, razzi perforanti e ordigni antifanteria a frammentazione; quattro torrette laser di precisione a raggi compositi - due delle quali completamente automatizzate - e otto razzi aria-aria leggeri stipati sotto le ali.Le cannoniere erano dotate di scudi di contenimento atmosferici e potevano pertanto essere sbarcate dallo spazio, sebbene il loro raggio di tiro ottimale si raggiungesse solo nella bassa atmosfera, dove sfioravano velocità dell'ordine dei seicento chilometri orari. Una singola nave d'assalto di classe Acclamator trasportava fino ad ottanta cannoniere della serie LAAT, mentre uno Star Destroyer di classe Venator aveva spazio sufficiente solo per la metà di quel contingente. Pur costituendo un mezzo efficacissimo, la LAAT/i era carente sotto l'aspetto difensivo: la sua corazzatura relativamente esile ne faceva una facile vittima.
Durante l'avvicinamento al bersaglio, una luce rossa si accendeva nella cabina principale per segnalare l'imminente ingresso in battaglia. Ciò dava ai soldati il tempo necessario per approntare gli ultimi preparativi prima dell'azione, come controllare le munizioni e il funzionamento dei sistemi di cominicazione. Una volta raggiunto il suolo, le luci diventavano verdi, segnale di sbarco immediato.Dietro le quinte
La LAAT prende ispirazione da elicotteri del mondo reale, principalmente dall'elicottero d'attacco Mil Mi-24 Hind sovietico (ora russo). [1] La decorazione di prua della LAAT/i ARC allude invece agli artwork diffusi su alcuni velivoli da combattimento del mondo reale quali i Curtiss P-40 del 1° Gruppo Volontari Americani "Flying Tigers" della Seconda Guerra Mondiale.
Presente in
Comparse non canoniche
- LEGO Star Wars: Il Videogioco
- LEGO Star Wars: La Saga Completa
- Kowakian Monkey-Lizzard
- Giant spiders are awesome
- Always count your clones before take-off
- Star Wars: Republic Commando: Order 66
- Old Wounds (in un flashback)
Fonti
- Attack of the Clones: Guida ai personaggi
- Attack of the Clones: Dentro le astronavi
- Star Wars: Complete Cross-Sections
- The New Essential Guide to Vehicles and Vessels
- Republic attack gunship nel Databank di SW.com
- The Clone Wars: The Visual Guide
- Star Wars PocketModel TCG: Ground Assault
- Star Wars PocketModel TCG: Clone Wars
- Star Wars PocketModel TCG: Clone Wars Tactics