Darth Bane/Legends

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Darthbane 1.jpg
Darth Bane
Informazioni biografiche
Pianeta d'origine

Apatros

Nascita

1.026 BBY

Morte

980 BBY, Ambria

Descrizione fisica
Razza

Umano

Sesso

maschile

Capelli

calvo

Occhi

marroni

Equipaggiamento
Arma prediletta

Spada laser

Veicolo personale
Informazioni storiche e politiche
Era(e)
Affiliazione
Maestri conosciuti
Apprendisti conosciuti
"Sono il Signore Oscuro che riporterà i Sith alla gloria. Mi chiamano Bane."
―Darth Bane[fonte]

Darth Bane, nato con il nome di Dessel, fu uno dei Signori dei Sith più importanti di tutti i tempi. Inizialmente semplice minatore sfruttato su Apatros, divenne membro della Confraternita dell'Oscurità, addestrato dai Sith più potenti dell'epoca per via della sua forte connessione con la Forza; successivamente, deluso dalla Confraternita, insorse contro di essa ed i suoi deboli capi, eliminandoli e imponendosi a sua volta come Signore Oscuro dei Sith. Distrutta la Confraternita stabilì la Regola dei Due e fondò l'Ordine dei Signori dei Sith, che sarebbe durato, nascosto agli occhi della Repubblica e dei Jedi, fino a Darth Sidious, che avrebbe riportato i Sith al potere.

Darth Bane era il Sith'ari, leggendario guerriero del lato oscuro che avrebbe dovuto distruggere i Sith e poi ricostruirli più forti e potenti di prima.

Biografia

La dura vita di Apatros

"Hurst diceva sempre che non andavi bene. Sapeva che c'era qualcosa di sbagliato in te..."
Gerd[fonte]

Dessel nacque su Apatros, figlio di un minatore di nome Hurst, lavoratore della Compagnia Mineraria dell'Orlo Esterno, che sfruttava innumerevoli lavoratori su Apatros per estrarre il cortosis che sarebbe poi stato venduto alla Repubblica Galattica, impegnata a combattere le Nuove Guerre Sith. Hurst si ubriacava spesso ed era violento con il figlio, al quale addebitava la morte della moglie, avvenuta durante il parto. Ad ogni modo, Dessel riuscì a superare l'infanzia e a sedici anni cominciò a lavorare in miniera. Una notte, dopo che Hurst, ubriaco fradicio, l'aveva picchiato brutalmente, Dessel, allo stesso tempo arrabbiato e addolorato, si immaginò una mano oscura stringersi attorno al suo cuore e stritolarlo; la mattina dopo, Hurst era morto. Da questo momento, Dessel si trovò legato alla Compagnia dagli innumerevoli debiti che il padre aveva contratto.

La vita da minatore era dura: con il tempo, Dessel imparò a ignorare le minacce e i soprusi degli altri minatori. In particolare, cominciò a sentire una particolare sensazione che gli permetteva di prevedere le mosse dei suoi avversari, tanto nelle risse quanto nei giochi di carta: nel primo caso gli permetteva di uscirne indenne, nel secondo di vincere ingenti somme.

Un giorno, dopo essere rincasato prima a seguito dell'ennesima rissa con Gerd, Dessel si recò alla cantina di Groshik, dove sfidò a sabacc alcuni ufficiali della Repubblica. Quando questi cercarono di reclutarlo, Dessel si rifiutò con decisione e presto volarono insulti, culminati con la schiacciante vittoria di Dessel su un sottufficiale repubblicano che mandò quest'ultimo su tutte le furie. Uscito dalla cantina, Dessel fu raggiunto dal sottufficiale che tentò di accoltellarlo, ma il giovane minatore riuscì ad usare la Forza per salvarsi e uccidere il sottufficiale. Certo che la Compagnia lo avrebbe consegnato alla Repubblica, Groshik riuscì a intervenire, usando la sua rete di contatti per far fuggire Dessel dal pianeta e portarlo sul fronte di guerra, dalla parte dei Sith.

I Marciatori della Disperazione

Partito a bordo di una nave rodiana, Dessel venne reclutato dalla Confraternita dell'Oscurità e inviato a combattere, inizialmente come semplice Sergente, presso la divisione dei Marciatori della Disperazione, comandata da Ulabore, un burocrate di basso conto. Esperto con la pistola GSI-21D e il fucile blaster TC-22, Dessel scalò rapidamente le vette dei Marciatori, in particolare grazie alla propria abilità di sentire i nemici prima ancora di vederli, che gli permetteva di salvare l'intera divisione da situazioni altrimenti letali. Dessel raggiunse l'apice nella Battaglia di Kashyyyk, quando ottenne la fiducia dell'intera divisione, anche se il merito della vittoria andò ad Ulabore.

La svolta avvenne durante la Battaglia di Phaseera: un comandante Sith inviò un ordine ad Ulabore, che di fatto gettava i Marciatori in una missione suicida. Pur conscio di questo errore, Ulabore temeva l'ira del Signore dei Sith se avesse agito diversamente e pertanto ordinò alla divisione di obbedire. Dessel tuttavia si rifiutò e, dopo aver tramortito Ulabore, condusse la divisione in battaglia usando una tattica diversa. Dopo essere stato acciecato dallo scoppio di una granata, Dessel per la prima volta usò, seppur inconsciamente, la Forza: benché incapace di vedere, riuscì ad uccidere parecchi soldati nemici con un fucile da cecchino in pochissimo tempo.

Una volta conclusasi la battaglia, Ulabore portò Dessel al cospetto di Kopecz, il Signore Oscuro dei Sith a capo dell'operazione. Entrambi i soldati si aspettavano che Dessel sarebbe stato giustiziato, ma sorprendentemente Kopecz gli offrì di arruolarsi nell'Accademia Sith di Korriban e così apprendere come padroneggiare il lato oscuro. Dessel accettò e, come nuovo nome, memore delle violenze del padre, assunse quello di Bane: la rovina.

Bane, Sith della Confraternita.

L'addestramento su Korriban

Una volta giunto all'Accademia, Bane divenne a tutti gli effetti un apprendista Sith sotto Kas'im, un Signore Oscuro che ricopriva il titolo di Maestro di Spada Sith. Mentre conduceva impegnativi e pesanti esercizi fisici, il giovane, pur contro la volontà dei Maestri, passava parecchio tempo negli archivi, tuffandosi nello studio della storia dei Sith. In ultimo, ma non meno importante, apprese rapidamente a padroneggiare la Forza, portandosi al di sopra di molti studenti più anziani di lui per apprendistato. Ad un certo punto arrivò ad uccidere Fohargh, un apprendista che lo umiliava continuamente, con un flusso di Forza pura in un impeto di rabbia. Qordis, capo dell'Accademia, rimase profondamente stupito e ordinò a Kas'im di concentrarsi maggiormente sul giovane Sith.

Quella notte, maggiormente consapevole dei suoi poteri, Bane comprese che era stato lui stesso a causare la morte del padre. Questa rivelazione lo sconvolse e lo portò a temere il lato oscuro; questa paura gradualmente gli fece perdere la forte connessione che aveva con esso. Nel tentativo di recuperarla, attaccò con rabbia Sirak, il favorito di Qordis, che però lo sconfisse facilmente, arrivando quasi ad ucciderlo. Ormai indebolito, Bane divenne lo zimbello degli altri apprendisti.

Cercando disperatamente di recuperare i suoi poteri, Bane tornò a chiudersi negli archivi, dove apprese di più sulla storia dell'ordine. Queste sue nuove conoscenze lo portarono a divenire sempre più critico nei confronti della Confraternita. In particolare cominciò a chiedersi perché nessun Sith avesse il titolo di Darth: la spiegazione gli fu successivamente data da Kas'im, il quale disse che prendere quel titolo era stato proibito da Kaan, capo della Confraternita, poiché avrebbe portato a lotte intestine e prevaricazioni.

Nuovi insegnamenti

Ad un certo punto, un'ex Jedi di nome Githany entrò nell'Accademia. Bane intravide in lei il modo di recuperare il suo potere e ne divenne subito apprendista; Githany fu ben felice di addestrarlo, in quanto voleva usarlo per sconfiggere Sirak. I due passarono parecchio tempo insieme e la donna istruì Bane sui poteri del lato oscuro, mentre Kas'im continuava ad addestrarlo nel combattimento con la spada laser. In ultimo, il giovane apprendista continuava a studiare gli antichi Sith più che gli insegnamenti della Confraternita, apprendendo di più delle tradizioni dell'ordine. Ben presto arrivò a dimostrare capacità eccezionali che stupirono tanto Githany quanto Kas'im.

Una volta che si sentì pronto, Bane affrontò Sirak e lo sconfisse, ma gli permise di restare in vita; un fatto, questo, che scontentò parecchio Githany. Ad ogni modo, Kas'im, soddisfatto, donò a Bane la spada laser del suo maestro, Na'daz, da lui ucciso come test per le proprie capacità. Poco dopo, Qordis convocò Bane: gli rivelò che sapeva del suo addestramento segreto con Githany e gli ordinò di smettere di studiare agli archivi. Questo non fece che aumentare i dubbi di Bane, il quale decise di sfidare Qordis lasciando l'Accademia e aggirandosi nella Valle dei Signori Oscuri per consultare gli antichi spiriti. Quando nessuno dei Signori dei Sith del passato si prestò alle sue chiamate, Bane ne dedusse che il loro silenzio era frutto della loro disapprovazione per la Confraternita. Il giovane arrivò alla conclusione che la debolezza della Confraternita stava nel fatto che si curava più dell'ordine che del lato oscuro.

Bane, denutrito, fece ritorno all'Accademia due settimane dopo. Qui apprese che gli apprendisti stavano per essere tutti elevati al grado di Signori Oscuri e inviati a combattere su Ruusan contro l'Armata della Luce dei Jedi. Appena tornato, Bane fu raggiunto da Githany, che lo condusse negli archivi, dove fu attaccato a tradimento da Sirak, Llokay e Yevra; Githany si era finta loro alleata, ma in quel momento li tradì e uccise gli ultimi due, mentre Bane sconfisse Sirak. Questi implorò pietà, ma il Sith lo decapitò comunque: questo fu l'atto con cui accolse pienamente il lato oscuro in sé.

Finalmente nutrito del potere che bramava, Bane abbandonò Githany, entusiasta per essere stata nominata Signora Oscura, e affrontò Qordis, dicendogli che aveva ucciso Sirak e denunciando lui e gli altri Maestri come codardi, autoproclamandosi Darth Bane. Quindi rubò la nave del capo dell'Accademia, la Valcyn, e lasciò Korriban, alla ricerca di un modo per conoscere il vero significato del lato oscuro.

Il Tempio degli Antichi

"Qui è dove troveremo il potere di distruggere i Jedi — non nella Confraternita di Kaan!"
―Darth Bane[fonte]

Bane si recò su Lehon, il pianeta che aveva assistito alla nascita dei Rakata — una razza potente nella Forza e nel lato oscuro che aveva dominato la Galassia per secoli — e alla distruzione della stirpe oscura di Darth Malak. Appena giunto sul pianeta, Bane sentì una fortissima connessione con il lato oscuro, addirittura superiore a quella che avvertiva su Korriban; quindi, asservì un rancor e lo usò come destriero, girovagando alla ricerca del leggendario Tempio degli Antichi, dove sperava di trovare le ambite risposte.

Finalmente Bane raggiunse il Tempio, trovandolo vuoto e in rovina. All'interno però scovò l'olocron appartenuto al Signore Oscuro Darth Revan, che aveva messo in ginocchio la Repubblica più di duemila anni prima. Bane passò settimane a studiare l'olocron, cementando le proprie convenzioni e raggiungendo la consapevolezza che i Sith avevano bisogno di un nuovo ordine e che la Confraternita andava cancellata.

Nel frattempo, grazie ad una visione di Githany, Kaan aveva appreso che Bane si trovava su Lehon e pertanto inviò Kas'im ad ucciderlo. Il Sith partì immediatamente e raggiunse il suo ex allievo, affrontandolo in duello; Kas'im si dimostrò superiore nel combattimento con la spada laser e fu ad un passo dall'avere la meglio, ma Bane riuscì a sfogare la propria energia oscura, facendo crollare il Tempio; Kas'im rimase ucciso nel crollo. Poco dopo, Bane inviò a Kaan un messaggio nel quale lo informava della morte di Kas'im e gli forniva le istruzioni per creare una bomba di pensiero (tacendogli che il suo utilizzatore non sarebbe sopravvissuto).

Avvelenamento

Bane minaccia Caleb
"Sono Darth Bane, Signore Oscuro dei Sith. Sopravvivrò. A qualsiasi costo."
―Darth Bane[fonte]

Kaan era sicuro di essere sul punto di vincere la guerra. Pernicar, il consigliere di Lord Hoth, era stato ucciso e il comandante dell’Armata della Luce era in antipatia con uno dei suoi migliori guerrieri, Valenthyne Farfalla. La flotta Sith, per giunta, manteneva un ferreo blocco intorno a Ruusan. Per questo, quando Bane gli chiese di poter tornare nella Confraternita, si trovò d’accordo con Githany, la quale sosteneva che non c’era bisogno del suo aiuto, e la mandò ad ucciderlo.

Githany si recò su Ambria, dove si stava combattendo una battaglia, e qui, dopo averlo sedotto, baciò appassionatamente Bane. Egli sentì il veleno sulle sue labbra, ma riteneva che la potenza del lato oscuro lo avrebbe salvato. Le chiese di diventare sua apprendista, ma la Signora Oscura rifiutò, ritenendo che Kaan le avesse concesso maggiore potere di quanto potesse Bane. Questi, deluso, si allontanò.

Cominciò dunque a percepire il veleno, che Githany aveva coperto con una pozione minore per non far preoccupare Bane: questi cadde privo di sensi, non riuscendo ad attingere al lato oscuro per sopravvivere. Fu salvato solo quanto un uomo ed i suoi figli sopraggiunsero, fuggendo dal campo di battaglia: Bane li massacrò, nutrendosi della loro paura e della loro sofferenza. Poi si fece curare da Caleb, un sensibile alla Forza, minacciandolo di uccidere sua figlia.

Finalmente libero dagli effetti della pozione, Bane partì per Ruusan, determinato ad eliminare una volta per tutte la cricca di Kaan.

Bane assorbe il potere dei Sith.

La fine della Confraternita

"La Confraternita va epurata. I Sith devono essere distrutti e ricostruiti."
―Darth Bane[fonte]

Sorprendendo il Consiglio della Confraternita presentandosi innanzi ad esso, sapendo di essere già stato dato per morto, Bane suggerì ai Signori Oscuri di unire le forze e creare un potere che avrebbe certamente distrutto i Jedi; egli, inoltre, sperava di potersi appropriare della forza di Kaan e dei suoi seguaci. Per un po’, il rituale portò i Sith quasi alla vittoria, ma Kaan lo ruppe, unendosi alla carica assieme agli altri Signori Oscuri. Carica che, infine, venne debellata dai Cavalieri di Farfalla.

Mentre avveniva la carica, Bane contattò l'Ammiraglio Adrianna Nyras e ordinò alla flotta Sith di attaccare i Jedi, sicuro che sarebbe stata sconfitta, e si incontrò con Qordis, che gli offrì il suo aiuto per prendere il controllo della Confraternita. Disgustato dal fatto che il suo vecchio maestro non capisse la necessità di fondare un ordine di tipo diverso, Bane lo affrontò e lo uccise.

Quando si trovò circondato dai Jedi, Kaan usò il potere noto come "bomba di pensiero" e annichilì entrambi gli eserciti, imprigionandone le anime ed i poteri in una sfera misteriosa. Qui, successivamente, alcuni Jedi, disobbedendo al Consiglio, avrebbero costruito la Valle dei Jedi. Darth Bane, tuttavia, riuscì a fuggire alla devastazione e, poco dopo, comprese di essere l'unico Sith rimasto.

Esplorando il campo di battaglia desolato, Bane trovò un'altra sopravvissuta: una bambina di nome Zannah. La piccola era stata portata su Ruusan dai Jedi, i quali successivamente avevano ucciso per errore il suo amico Laa, provando in lei rabbia e disperazione; inoltre, appena lo vide, pur riconoscendolo come Sith, la bambina non provò alcuna paura, sostenendo di essere a sua volta un'assassina, in quanto si era vendicata dei Jedi con poteri che nemmeno lei avrebbe mai immaginato di possedere. Bane comprese che lei sarebbe stata un'apprendista adatta. Successivamente, setacciando l'accampamento della Confraternita, Bane trovò i dati relativi alla tomba di Freedon Nadd e i conti dell'enorme ricchezza accumulata da Qordis, che gli sarebbero tornati utili.

Deciso a visitare la tomba di Nadd, Bane lasciò Zannah su Ruusan, determinato a far sì che trovasse la sua strada, dandole appuntamento su Onderon due settimane dopo.

Resurrezione

"Non ci sono altri Sith. Non ce ne saranno mai, eccetto noi. Un Maestro e un apprendista; uno che detenga il potere, l'altro che lo brami."
―Darth Bane a Darth Zannah[fonte]

Una volta giunto su Dxun, Bane cominciò ad essere tormentato dallo spirito di Qordis. In un impeto d'ira, il Sith danneggiò gravemente la Valcyn, costringendosi ad un atterraggio di fortuna ma arrivando sano e salvo sulla luna. Qui, guidato dallo spirito di Kaan, raggiunse la tomba del Signore Oscuro e rintracciò l'antico olocron di Freedon Nadd in una delle sue sale più profonde. Non appena tentò di prenderlo, Bane venne attaccato da stormi di orbalisk, creature simili a scarafaggi che ricoprirono quasi tutto il suo corpo, causandogli un dolore inimmaginabile. Non riuscendo a rimuoverle, Bane si mise subito a studiare l'olocron, cercando una soluzione; gli insegnamenti di Nadd gli dissero solamente che era impossibile rimuovere gli orbalisk. Bane tuttavia comprese che potevano essere un dono: il dolore che gli infliggevano gli provocava rabbia e quindi alimentava il suo potere oscuro. Per di più, nemmeno una spada laser poteva scalfirli ed erano dunque un'ottima armatura. Il Sith avrebbe imparato ad usarli e a sopportare il dolore.

Una volta terminato lo studio degli insegnamenti di Nadd, Bane lasciò Dxun a bordo di un drexl, una bestia locale, e si ricongiunse a Zannah su Onderon, con la quale partì alla volta di Ambria. Qui i due restarono per dieci anni, spostandosi solo occasionalmente e sfruttando il denaro di Qordis per costruire una vasta rete di spionaggio. Darth Bane insegnò alla sua apprendista le vie del lato oscuro, istruendola sulle nuove virtù che i Sith avrebbero dovuto fare proprie: pazienza, segretezza, capacità di pianificazione. Inoltre le trasmise la Regola dei Due: ci sarebbero stati solo un Maestro Sith e un Apprendista Sith per volta, al fine di impedire lotte intestine e per mantenersi al sicuro dagli occhi dei Jedi; una volta pronto l'Apprendista avrebbe usurpato il Maestro e ricominciato il ciclo. Tutti i Sith avrebbero portato il titolo di Darth e sarebbero stati egualmente Signori Oscuri. Era così sorto l'Ordine dei Signori dei Sith.

Battaglia su Tython

Il Signore Oscuro dei Sith.
"I Jedi ci hanno trovato."
―Darth Bane[fonte]

Dieci anni dopo la Battaglia di Ruusan, Bane inviò Zannah su Serenno per manipolare uno dei tanti gruppi terroristici creati dai Sith per distrarre la Repubblica, il Fronte di Liberazione Antirepubblicano: il piano di Bane era far fallire il suo piano per uccidere l'ex Cancelliere Supremo Tarsus Valorum, in quanto ciò avrebbe reso il Fronte molto più che un semplice diversivo e gli avrebbe concesso le capacità per tentare di rovesciare la Repubblica stessa. Poco dopo, Zannah fece ritorno su Ambria, portando con sé il capo del Fronte, Hetton, e otto dei suoi assassini. Questi cercarono di attaccare Bane, il quale però riuscì ad uccidere loro ed Hetton e, in un impeto d'ira, arrivò quasi ad ammazzare la stessa Zannah; questa si salvò solo dicendogli che si era trattato di un inganno per recuperare i dati di Hetton circa l'ubicazione del pianeta Tython, nel Nucleo Profondo, sede di una fortezza della Signora Oscura Belia Darzu, vissuta durante le Nuove Guerre Sith, la quale aveva la conoscenza necessaria per creare gli olocron. Interessato, Bane decise di partire per Tython e frattanto inviò Zannah al Tempio Jedi di Coruscant, naturalmente sotto false spoglie, per cercare di scoprire se esistevano mezzi per rimuovere gli orbalisk, che stavano cominciando ad indebolire il Signore Oscuro.

Bane riuscì a raggiungere la fortezza di Darzu e ad entrarvi, dopo avere sconfitto le tecnobestie a guardia. Poco dopo però venne raggiunto da Zannah, che aveva portato con sé Darovit, un vecchio amico d'infanzia: questi aveva rivelato al Consiglio Jedi l'esistenza dei Sith, ma aveva riconosciuto Zannah al Tempio e aveva deciso di venire con lei.

Ormai i Jedi li avevano seguiti ed erano giunti su Tython, guidati dallo stesso Valenthyne Farfalla. Bane e Zannah li affrontarono con ferocia e molti, compreso il nobile e potente Farfalla, caddero sotto le loro spade laser. Tuttavia, uno di loro, Worror, riuscì - benché morente - a respingere i fulmini di Forza lanciatigli da Bane, distruggendo gli orbalisk, i quali rilasciarono una tossina letale nel corpo del Signore Oscuro che lo avrebbe ucciso a giorni. Decisa a non permettere la morte del suo Maestro, Zannah lo riportò su Ambria, sperando nell'aiuto del guaritore Caleb, che già aveva salvato Bane dal veleno di Githany.

Caleb tuttavia si rifiutò di curare Bane, ma alla fine accettò di farlo solo se Zannah si fosse consegnata ai Jedi; lo stesso Darovit continuava a dirle che era una persona buona e non una serva delle tenebre. Incalzata dai due, Zannah accettò e inviò un messaggio ai Jedi di Coruscant, informandoli di recarsi su Ambria. Quando Bane si svegliò, curato, disse a Zannah di essere profondamente deluso dalle sue azioni e le chiese di ucciderlo per risparmiargli una vita da prigioniero. La sua apprendista tuttavia aveva altri piani: uccise Caleb e usò la sua stregoneria per far impazzire Darovit, quindi fuggì con il suo Maestro. Quando i Jedi arrivarono furono attaccati da Darovit; essi lo uccisero, credendo che fosse il Signore dei Sith a cui davano la caccia e confidando di avere finalmente sgominato l'ordine.

Quando Bane si riprese dalla convalescenza, ammise di avere sottovalutato Zannah e si convinse che, un giorno, sarebbe stata un'ottima Maestra Sith.

L'ultima ricerca

"Mostrami il rituale del trasferimento spirituale."
―Darth Bane a Darth Andeddu[fonte]

Negli anni successivi, Bane e Zannah si ritirarono nella loro tenuta di Ciutric IV, dove continuarono l'addestramento e raggrupparono un gran numero di artefatti e manoscritti Sith che raccoglievano nel corso degli anni. Il Signore Oscuro registrò le sue conoscenze in un olocron, creato grazie agli insegnamenti di Belia Darzu. Tuttavia, Bane era preoccupato per Zannah: l'apprendista non l'aveva ancora sfidato e pareva non avere mire sul mantello del suo Maestro. Per Bane ella aspettava che la vecchiaia lo indebolisse, ma ciò significava che lei stessa era debole e quindi una volta morto lui l'Ordine non sarebbe potuto sopravvivere. Inoltre, il lato oscuro faceva sentire il suo peso e Bane sentiva di indebolirsi fisicamente ogni giorno che passava. Pertanto, cominciò ad accarezzare l'idea di mettersi alla ricerca dell'olocron di Darth Andeddu, un Signore dei Sith del passato che aveva trovato il modo per vivere per secoli.

Bane, fingendosi un collezionista, si incontrò con Argel Tenn, che si considerava un esperto di storia Sith. Benché disgustato dalla saccenza di Tenn, Bane riuscì nel suo scopo e scoprì che Andeddu era sepolto in una fortezza su Prakith. Qui sgominò gli aderenti della Malevolenza, un culto dedito ad Andeddu, e recuperò l'olocron. Tuttavia, il guardiano dell'olocron si rivelò di rivelargli qualcosa; Bane dunque riuscì a penetrare nell'artefatto con la propria coscienza e a strappare il sapere di cui necessitava, apprendendo la tecnica del trasferimento dello spirito.

Una volta tornato, Bane venne attaccato da una donna iktotchi — un'assassina che si faceva chiamare la Cacciatrice — che riuscì ad impiantargli una tossina che lo paralizzò, permettendo a lei e ad un gruppo di soldati di catturarlo. Portato su Doan, Bane venne condotto al cospetto della Principessa Serra, figlia di Caleb, che cominciò a torturarlo per vendicarsi della morte di suo padre e per vederlo implorare pietà; naturalmente però il Signore Oscuro non cedette, e anzi le disse che Caleb era morto perché era troppo debole, proprio come troppo debole era Bane, che si era lasciato catturare.

La fine di Bane, la rinascita dei Sith

Bane e Zannah.
"Ti ho sorpassato, Bane. Ora sono io il Maestro."
"Allora dimostralo."
―Darth Zannah e Darth Bane[fonte]

Durante una pausa fra le sessioni di tortura, Bane venne liberato da Lucia, una guardia del corpo di Serra, che aveva servito con Bane durante le Nuove Guerre Sith. Il Signore Oscuro poté così massacrare le guardie che presidiavano la prigione e dirigersi verso un hangar, pronto a lasciare il pianeta. Qui però venne raggiunto da Lucia, che gli disse chi era e lo pregò di risparmiare Serra; impassibile, Bane le disse che "Dessel", come ancora era conosciuto da Lucia, era morto. Prima che potesse fare qualcosa, Lucia venne uccisa da Darth Zannah: quest'ultima infatti aveva tracciato Bane su Doan e lo aveva raggiunto per ucciderlo. Questo perché aveva scoperto dell'interesse del suo Maestro per Andeddu e credeva che Bane stesse cercando un modo per regnare sui Sith per l'eternità, contravvenendo alla Regola dei Due.

Dopo reciproche accuse (Zannah considerava Bane un debole, Bane rimproverava a Zannah di non essere pronta) i due si affrontarono, ma furono costretti a separarsi quando Serra avviò il meccanismo di autodistruzione della prigione. Mentre cercava un metodo per fuggire, Bane venne raggiunto dalla Cacciatrice. Anziché attaccarlo, questa gli rivelò di essere sensibile alla Forza e di essere consapevole del potere di Bane, quindi si inchinò al suo cospetto e gli chiese di addestrarla nelle vie della Forza. Il Signore Oscuro accettò ed i due fuggirono su Ambria.

Una volta raggiunta Ambria, Bane e la Cacciatrice vennero raggiunti da Serra, la quale cercò invano di separarli dal lato oscuro; le sue parole caddero nel vuoto, in quanto l'Iktotchi la uccise a sangue freddo. Grazie a ciò, Bane la nominò Darth Cognus e cominciò il suo addestramento. Ma aveva ancora un conto in sospeso con Zannah e pertanto la invitò su Ambria per il loro confronto finale.

Quando Zannah arrivò, Bane ordinò a Cognus di farsi da parte e si preparò ad affrontare l'apprendista. Entrambi i Sith erano molto forti e bilanciavano piuttosto equamente lo scontro. Zannah però era esperta nella stregoneria Sith ed evocò così viticci del lato oscuro, manifestazioni del potere dell'oscurità; mentre Bane, una volta che l'ebbe atterrata, si preparò a finirla, un viticcio gli disintegrò un braccio. Ormai indebolito e incapace di reagire, Bane rilasciò la propria coscienza e attaccò Zannah, determinato a prendere il controllo del suo corpo; la Signora Oscura però resistette e i due combatterono una battaglia spirituale "all'ultimo sangue".

Alla fine, il corpo di Bane si incenerì per via del rituale e la sua volontà fu sconfitta. Darth Zannah, ora Maestra Sith, assunse appieno il suo ruolo e prese Darth Cognus come propria apprendista, proseguendo la stirpe di Bane. Circa mille anni dopo, uno dei suoi successori, Darth Sidious, avrebbe distrutto la Repubblica e i Jedi e riportato i Sith alla loro antica gloria.

Il Sith'ari

Il Sith'ari.
"Credo che potrebbe essere colui che stavamo cercando. Potrebbe essere il Sith'ari."
Kopecz[fonte]

Come l'Ordine Sith avrebbe riconosciuto, Darth Bane era il Sith'ari. La leggenda del Sith'ari risaliva all'epoca dell'Impero Sith: il Sith'ari era il Sith perfetto, libero da ogni restrizione, che un giorno sarebbe giunto per riportare i Sith alla loro gloria perduta; e, per far ciò, li avrebbe distrutti, al fine di farli rinascere più forti e potenti di prima.

Quando venne reclutato dalla Confraternita, Bane dimostrò un talento e un'indole naturale al lato oscuro che portarono alcuni, fra cui il Signore Oscuro Kopecz, a ritenere di avere finalmente trovato il Sith'ari, che cercavano da parecchio tempo per poter finalmente dare una svolta alla guerra e vincere gli odiati Jedi. Tuttavia, la sua fuga e le sue azioni successive lo resero più un rischio che un bene.

Bane adempì alla profezia prima distruggendo la Confraternita dell'Oscurità, avendo passato a Kaan la conoscenza della bomba di pensiero, quindi dando vita ad una nuova stirpe di Sith che avrebbe raggiunto il tanto agognato obiettivo di distruggere i Jedi e regnare sulla Galassia.


Dietro le quinte

Origini del personaggio

Uno dei primi adattamenti artistici di Bane.

Il personaggio di Darth Bane fu creato da George Lucas per indicare colui che aveva creato la Regola dei Due, in vigore all'epoca di Darth Sidious, e fornire così un background storico ai Sith, il cui Ordine sarebbe stato approfondito nell'Episodio I. La storia di Bane era comunque molto vaga: egli era l'unico Sith sopravvissuto dopo una non meglio definita guerra contro i Jedi.

Successivamente, l'Essential Chronology fuse la storia di Bane con quella della Battaglia di Ruusan, narrata in Dark Forces II: Jedi Knight, creando così i presupposti per la serie fumettistica Jedi vs. Sith di Darko Macan (2001), che affrontò più nello specifico il ruolo di Bane nello scontro e le sue vicende fino a divenire l'unico Signore Oscuro dei Sith sopravvissuto, e alla short story Bane of the Sith di Kevin J. Anderson.

A narrare dettagliatamente la storia di Bane è stato Drew Karpyshyn, pubblicando fra il 2006 e il 2009 una trilogia di libri su di lui: Darth Bane: Path of Destruction, Darth Bane: Rule of Two e Darth Bane: Dynasty of Evil. Karpyshyn specifica anche l'origine del nome, in quanto bane in inglese significa "rovina": a chiamarlo così era il padre, Hurst, che lo considerava responsabile della morte della madre durante il parto. Successivamente Bane avrebbe fatto proprio questo nome, che in passato l'aveva fatto soffrire, per denotare la sua affiliazione alle tenebre.

Presente in

Fonti