Eye of Palpatine
L’Eye of Palpatine era una colossale super corazzata dalla forma di asteroide, commissionata da Palpatine nel secondo anno dell’Impero Galattico. Il vascello fu la prima superarma dell’Imperatore. Essa era simile ad una sfera silurante, ma con molta più potenza di fuoco e costruita su una scala assai maggiore. Fondamentalmente, tutta la potenza di fuoco della nave avrebbe potuto compiere il lavoro di bombardamento orbitale di un’intera flotta da guerra.
L’Eye of Palpatine ospitava diverse squadriglie di T.I.E Fighter, così come trasporti ETR-3 di classe Beta e cannoniere Skipray. La maggior parte dell’equipaggiamento a bordo era di fabbricazione SoroSuub.
Storia
Un terribile compito

Nonostante ciò, la luna da battaglia dell’Imperatore fallì la sua missione a causa del sabotaggio operato da due Cavalieri Jedi, Geith e Callista, il cui atto eroico consentì a Plett e ai bambini di abbandonare Belsavis e mettersi in salvo.
Il ritorno dell'Eye

Imperterrita, la nave andò a caccia di esseri senzienti, rintracciabili in apposite località preinserite. L’Eye of Palpatine catturò prigionieri di diverse specie e di molti mondi: presto fu piena di innumerevoli razze, inclusi Affytechan, Jawa, Kitonak, predoni Tusken e Gamorreani. Questi venivano risucchiati in apposite vasche per la riprogrammazione mentale, così da essere trasformati in soldati fedeli ed efficienti.
In seguito, l’Eye of Palpatine fu distrutta da Nichos Marr. Sebbene non vi sia alcuna prova in nessuna delle registrazioni imperiali recuperate negli anni dalla Nuova Republica, Qui Xux ritenne che l’Eye of Palpatine avesse una nave sorella; la missione o il destino ultimo di quella nave, ammesso che esista, resta sconosciuto.