Tanto tempo fa in una galassia lontana lontana…
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Infuria la lotta tra le forze del Bene e del Male. Un droide con dati segreti finisce disperso su un remoto pianeta desertico ed e’ salvato da una giovane ‘orfana’ (potente nella Forza ma lei ancora non lo sa). Coinvolta in eventi piu’ grandi di lei, non avra’ altra scelta che imabrcarsi in un’avventura guidata da un vecchio saggio per far giungere il droide nella mani dei Nostri. L’avventura la condurra’ a bordo della superarma del nemico, dove il vecchio saggio trovera’ la morte per mano del cattivo. Grazie ad una falla tecnologica, le forze del Bene distruggono la stazione spaziale ma l’antagonsta riesce a mettersi in salvo. L’ ‘orfana’, scopertasi potente nella Forza, raggiunge dunque un vecchio Maestro Jedi in esilio auto-imposto presso un remoto pianeta per completare il proprio addestramento…
1977? No, 2015. Incredibile?
“Star Wars: Episodio IV/b – La speranza perduta”. Ovvero: quando ci lamentavamo dicendo di volere uno Star Wars “fedele all’originale”, non significava che volessimo un remake di Episode IV.
Pagella:
Cast e recitazione: 8/10
Perfetti per la parte Ridley e Boyega, spassoso e commovente Ford. BB-8 intenerisce e fa sorridere senza sforzo (sparite le gag comiche a cui ci avevano abituato i Prequel). Convincente Driver nel ruolo dello psicopatico dark forcer Kylo Ren (sebbene meno “invincibile” del previsto). Christie/Phasma sprecata e ingigantita dalla propaganda pre-film. Bene il nuovo ‘Wedge Antilles’ interpretato da Oscar Isaac.
Regia, scenografia, narrazione e dialoghi: 8/10
Come richiesto, J.J. Abrams “innova senza rivoluzionare” e ci propone una composizione realistica, dinamica e moderna di luoghi e sequenze, piu’ fedele alle scelte tecniche della Trilogia Classica. CGI perlopiu’ leggera e ben inserita nel contesto. Piacevole oggettivismo e cura dei dettagli (sparito l’ “effetto stormtrooper” e – finalmente – pure i Nostri si prendono qualche colpo di blaster).
Colonna sonora: 5/10
A sorpresa, John Williams ci consegna una colonna sonora stanca e priva di temi memorabili. A parte le (poche) citazioni dei classici motivi della Forza e di Han-Leia, si hanno a malapena vaghi sentori di un “tema di Ren” e un “tema di Rey”. Nulla di nota o di paragonabile a Duel of Fates, Across the Stars, la Marcia Imperiale, o anche solo agli energici arrangiamenti dei trailer.
Trama: 4/10
La vera nota dolente de “Il Risveglio della Forza” e probabilmente l’unica cosa che, se chiamati a scegliere, avremmo tutti messo come priorita’. Appassionante e sofferta la storyline familiare Solo-Organa-Ren (anche se non proprio inedita – qualcuno ricorda Darth Caedus dell’Universo Espanso?). Innovativa la vicenda dell’assaltatore rinengato Finn. Per il resto… possiamo girarci intorno quanto vogliamo ma cio che muove ogni altro aspetto della trama è, per dirla educatamente, saccheggiato da “Una nuova speranza” (e in misura minore da “L’ Impero colpisce ancora”).
Rey e’ Luke. Finn e’ Han. BB-8 e’ R2-D2. Han e’ Obi-Wan. Ren e’ Vader. Luke e’ Yoda. Snoke e’ Palpatine. Hux e’ Tarkin. Jakku e’ Tatooine. La base Starkiller e’ la Morte Nera. E cos’e’ questa ossessione dei villain per le superarmi? (Base Starkiller per altro inessenziale ai fini della trama, dato che il suo unico scopo e’ di far incontrare/scontrare Solo, Ren e Rey?) L’Impero non ha imparato nulla da due Morti Nere? (d-u-e, come se il motivo della superarma non fosse gia’ cliché ai tempi della Trilogia Classica). Vista la facilità con cui di questi tempi si costruiscono superarmi planetarie, forse i Nostri farebbero bene a procurarsene finalmente una come deterrente – se non altro per evitarci una Starkiller 2 (di dimensioni quintuplicate) in Episode IX. It’s a trap!
La questione e’ una sola: dove finiscono l’ispirazione, la citazione d’autore, il “classico” e cominciano invece il plagio, il cliché e la mancanza di creatività? Davvero non e’ possibile raccontare una storia avvincente e interessante senza dover ricorrere alla solita formula trita e ritrita? Mi rifiuto di crederlo e, conseguentemente, mi ritengo deluso – pur considerando i non pochi punti di forza di questa pellicola.
Giudizio complessivo: 6/10
Tira i dadi, pesca le carte e costruisci anche tu il tuo episodio di Guerre Stellari con il nuovo gioco da tavolo: “Star Wars – Il Risveglio della Forza”. Contenuto: 10 carte personaggio, 10 carte trama, 2 dadi a 10 facce. Se Episodio 7 non facesse parte di un franchising (cioe’, per definizione, di una trama estesa) e fosse invece un film a se’ stante, la sceneggiatura avrebbe tutt’altro spessore. Sfortunatamente, J.J. Abrams ha davvero fatto l’impossibile: sfornare un film che, al tempo stesso, correggesse tutto ciò che era andato storto nei Prequels (regia, recitazione, dialoghi, montaggio, narrazione, CGI) e sacrificasse tutto ciò di buono che i Prequel avevano: una storia originale.
[…] Risveglio della Forza ha tanti difetti che sono stati egregiamente sintetizzati in questa recensione, ma al contempo ha dato tanti spunti e aperto storie che ci possono fare ben sperare per i film a […]