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La Grande Guerra Galattica, conosciuta anche semplicemente come Grande Guerra, fu un conflitto tremendo che oppose la Repubblica Galattica e l'antico Impero Sith per venticinque anni, terminando con la sconfitta della Repubblica.
Storia
Preparativi
L'Impero Sith che attaccò la Galassia dopo circa due secoli la morte di Darth Traya consisteva dei resti dell'Impero di Naga Sadow, sfuggiti alla sconfitta della Grande Guerra Iperspaziale e riorganizzati sotto l'egida di un Imperatore Sith che regnò per più di mille anni attendendo la sua vendetta.
I preparativi dei Sith per la guerra furono lunghi e complessi. L'Imperatore, mentre preparava le proprie forze all'assalto, corruppe Revan e Malak, due Cavalieri Jedi che avevano appena trionfato nelle Guerre Mandaloriane, a recuperare l'antica Star Forge e ad invadere la Repubblica, spianando così la strada ai Veri Sith. Il potere tuttavia acciecò i due, che utilizzarono la Star Forge per i propri fini; Revan fu però redento e, dopo aver distrutto la temibile arma, fece ritorno dall'Imperatore per sfidarlo, ma il suo fato è ignoto.
Infine, secoli dopo, l'Imperatore comprese che il momento era arrivato.
L'invasione
L'attacco colse la Repubblica totalmente impreparata. Le navi da guerra Sith apparvero nel Braccio di Tingel e diedero inizio ad una violenta campagna militare per assoggettare la regione, riuscendo a corrompere i governi di Sernpidal, Belkadan e Ruuria, che passarono volenterosamente dalla parte dell'Impero costringendo la flotta della Repubblica ad una precipitosa ritirata.
Poco dopo, reclamando il loro antico mondo, i Sith riconquistarono Korriban e riattivarono l'Accademia Sith locale, addestrando legioni di guerrieri del lato oscuro al servizio dell'Imperatore.
I Sith devastarono l'Orlo Esterno, presero possesso della Rotta Commerciale Rimma e conquistarono Sluis Van, distruggendone i cantieri navali. La Battaglia di Hoth fu devastante per la Repubblica, che perse molti prototipi di navi da battaglia altrimenti preziosi. Migliaia e migliaia di profughi affollarono i pianeti ancora repubblicani cercando di scampare alla guerra.
Man mano che la guerra proseguiva, la situazione per la Repubblica era sempre più disperata. L'Ammasso di Minos fu conquistato, concedendo all'Impero le sue enormi ricchezze. Innumerevoli pianeti videro battaglie devastanti, mentre Manaan, benché avesse cercato di rimanere neutrale, venne attaccata e Ahto City distrutta. Dopo due sonore sconfitte su Agamar e Utapau nel corso della seconda offensiva imperiale, la Repubblica perse ogni possibilità di riconquistare il margine esterno della Galassia.
La guerra
Dieci anni dopo l'inizio del conflitto, l'Impero aveva il controllo quasi totale sull'Orlo Esterno. Dopo la conquista del settore di Seswenna, i Sith intrapresero l'invasione dell'Orlo Intermedio. Qui lanciarono un attacco contro Bothawui, ma la forza della guarnigione repubblicana li colse di sorpresa e li costrinse a ritirarsi. Un secondo attacco diretto dal Gran Moff Zellos tentò di annientare la resistenza sul pianeta, ma le forze repubblicane guidate dal Maestro Jedi Belth Allusis riuscirono a resistere con tenacia e, grazie al loro sacrificio, l'Impero non fu in grado di occupare Bothawui e dovette ritirarsi. La battaglia fu di grande ispirazione per la Repubblica.
La guerra cominciò ben presto a stagnare e i Sith si rivolsero ad altri per cercare di lanciare un'offensiva che colpisse duramente la Repubblica. Gli agenti Sith si misero in contatto con un giovane gladiatore mandaloriano di Geonosis e gli permisero di divenire campione dell'arena e di reclamare un titolo a lungo dimenticato, quello di Mandalore. In tal modo, colui che divenne noto come Mandalore il Minore poté riunificare i Mandaloriani sotto l'Impero.
I Mandaloriani bloccarono la Via Hydiana, la più importante rotta commerciale verso i Mondi del Nucleo, che si trovarono così senza rifornimenti. Una controffensiva dei Jedi non sortì alcun effetto e Coruscant cadde in preda ai disordini. Mentre il Senato cominciava a ipotizzare la resa, una controversa alleanza fra la Repubblica ed i contrabbandieri di Hylo Visz permise di rompere il blocco.
La fine del conflitto
Infine, sorprendentemente, il Consiglio Oscuro propose una tregua; tanto il Senato Galattico quanto il Consiglio Jedi furono costretti ad accettare, prendendo atto che era ormai impossibile sconfiggere l'Impero. Su Alderaan ebbero inizio i colloqui di pace fra la Repubblica, rappresentata dal Senatore Paran Am-Ris, e l'Impero, rappresentato da Baras.
Mentre si tenevano i colloqui di pace i Sith tradirono la Repubblica scatenando il Sacco di Coruscant; ciò costrinse il Senato a chiedere una pace incondizionata. Venne firmato il Trattato di Coruscant e, almeno per qualche tempo, ristabilita la pace.
Conseguenze del Trattato
NB: si tratta della situazione iniziale delle fazioni di Star Wars: The Old Republic.
Repubblica Galattica
Il Trattato di Coruscant costrinse la Repubblica a ritirare i propri rifornimenti ad alleati di lunga data, come i Bothan, che si allontanarono così dalla sua egida. Ma non solo: la sconfitta nella guerra portò innumerevoli sistemi stellari a staccarsi dalla Repubblica, mentre una grave crisi paralizzò il trasporto e il rifornimento di medicinali e beni di prima necessità. In ultimo, la depressione economica che aveva investito la Repubblica non esitò ad acuirsi.
Vista l'impotenza del Senato, il potere venne preso di fatto dalle grandi famiglie nobili dei Mondi del Nucleo, che gestirono l'effettivo governo repubblicano, attirandosi l'astio dei cittadini democratici. Pur non riuscendo a risollevare la disastrosa situazione economica, le famiglie fondarono le Forze Speciali Repubblicane, che lentamente ripresero il controllo delle strade e divennero praticamente l'unica fonte di difesa per la Repubblica. Da questo momento, le famiglie cominciarono a prepararsi per lanciare un nuovo attacco contro l'Impero Sith e riconquistare i territori perduti.
L'Ordine Jedi
La guerra fu disastrosa per i Jedi, che persero migliaia e migliaia di guerrieri sul campo di battaglia. Lo stesso reclutamento dei bambini venne ostacolato dai Sith, che a loro volta intrapresero la ricerca e il reclutamento di giovani sensibili alla Forza. La morte di sei Maestri Jedi del Consiglio durante il sacco di Coruscant fu il colpo di grazia. Dopo la firma del Trattato di Coruscant, l'opinione pubblica si scagliò contro i Jedi e il Senato revocò loro il proprio supporto; a questo punto, essi lasciarono Coruscant e fecero ritorno al loro antico mondo, Tython.
I Jedi vissero su Tython indisturbati fino all'arrivo di un clan di criminali twi'lek intenzionato a stabilire una colonia commerciale sul pianeta in violazione alla legge repubblicana; ironicamente, tali Twi'lek divennero i test di apprendimento per i Padawan. Pur essendo stati di fatto cacciati dalla Repubblica, i Jedi continuarono ad aiutare le sue forze nella lotta contro i Sith.
L'Impero Sith
Dopo la firma del Trattato di Coruscant, l'Imperatore Sith passò il potere al suo Consiglio Oscuro e scomparve misteriosamente, per continuare a perseguire i propri celati obiettivi. I Signori dei Sith del Consiglio continuarono ad espandere l'Impero, inglobando nuovi territori oltre a quelli acquisiti con il Trattato, e rafforzando le proprie fila. L'Accademia di Korriban continuò ad ingrandirsi a dismisura, così come l'esercito imperiale.
I Sith sanno bene che i Jedi non sono sconfitti e si aspettano un contrattacco. Tuttavia, si stanno preparando per essere pronti a rispondervi tenacemente e, finalmente, poter distruggere la Repubblica e i Jedi una volta per tutte.
Cronologia delle battaglie
Battaglie prive di datazione accertata: Belsavis, Dathomir, Hoth, Ilum.