Mandalore il Minore
Nuovo Mandalore | |
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Informazioni storiche e politiche | |
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Affiliazione |
- "L'appello di Mandalore era semplice: confrontare la più grande sfida della Galassia e combattere i Cavalieri dell'Ordine Jedi."
- ―Gnost-Dural[fonte]
Mandalore il Minore giunse a capo dei Mandaloriani nel corso della Grande Guerra Galattica e fu il responsabile della loro riunificazione dopo secoli di diaspora. Il poco onorevole appellativo di "minore" veniva dal fatto che era visto solo come un fantoccio dei Sith.
Biografia
Nel corso della guerra, l'Impero Sith cercò di ottenere l'aiuto di Mandaloriani; divisi e dispersi com'erano, tuttavia, era molto difficile radunarli e solo un piccolo numero rispose alla chiamata. L'Impero capì di dover trovare un nuovo individuo da far passare come Mandalore per mettere fine alla diaspora. L'individuo che essi trovarono era un gladiatore delle arene di Geonosis; i Sith lo aiutarono a vincere tutti gli incontri e ad emergere come campione incontrastato. A questo punto, questi si proclamò nuovo Mandalore e si mise al servizio dell'Impero.
I Mandaloriani si radunarono presto sotto il loro nuovo signore. Mandalore li condusse in guerra promettendo loro onore e gloria, ma in realtà non era altro che un fantoccio dei Sith e poteva essere considerato solo lontanamente l'ombra di ciò che i Mandalore erano stati un tempo.
Verso la fine della guerra, Mandalore e i suoi guerrieri posero un embargo nella Via Hydiana, indebolendo notevolmente l'industria bellica della Repubblica e l'economia dei Mondi del Nucleo. Solo gli sforzi della mercenaria Hylo Visz riuscirono a rompere il blocco e a permettere alla Repubblica di riconquistare la Via Hydiana.
Dopo il Trattato di Coruscant, Mandalore indisse una grande competizione, la Grande Caccia, per risollevare la propria immagine, brutalmente rovinata dalla sconfitta nel Blocco della Via Hydiana. Nel corso della gara, tuttavia, fu ucciso e sostituito da un pretendente.