Reek

Reek
Intelligenza	non senziente
Pianeta d'origine	Ylesia
Altezza media da adulto	2.24 mt.
Lunghezza media	4.04 mt.

Il reek era un robusto animale dalla pelle coriacea, e lo ricordiamo per essere stato una delle tre creature liberate nell’Arena delle Esecuzioni di Geonosis per giustiziare Anakin Skywalker, Padmé Amidala e Obi-Wan Kenobi.

Storia

Questo animale sorprendentemente veloce venne indirizzato dai picador Geonisiani verso Anakin Skywalker. Anakin usò la sua agilità Jedi per saltargli in groppa, e sfruttò la sua forza muscolare per rompere le catene che lo tenevano legato. Skywalker fu anche in grado di ammansirlo momentaneamente, e vi rimase in sella per attraversare l’arena in cui regnava il caos. Con l’arrivo dei rinforzi Jedi e dei droidi da battaglia, il reek perse nuovamente il controllo, e iniziò a caricare senza distinzione Jedi e droidi. In mezzo alla battaglia, le corse sfrenate del reek vennero interrotte da un colpo di blaster sparato dal cacciatore di taglie Jango Fett.

Caratteristiche e fisiologia

Il reek dell'Arena Petranaki.

I reek erano originari di Ylesia, dove ruminavano nelle pianure in grandi mandrie. Qui, alcuni riuscirono nell’impresa di addomesticarne qualche esemplare per utilizzarli come animali da lavoro o come fonte di cibo e altri materiali. Sulla Luna Codian, vi erano interi ranch di reek. La scarsezza di risorse ha instillato in questi esemplari un senso di territorialità ancora più accentuato. Con il precipitare dei profitti, alcuni allevatori senza scrupoli scoprirono che questi animali potevano essere lasciati senza cibo e spinti al carnivorismo, in modo che potessero procurare intrattenimento violento, dopodichè venivano venduti affinchè alimentassero queste crudeli atrocità.

In combattimento, il reek era formidabile. Le sue forti mandibole, usate per strappare il muschio e triturarlo, erano in grado di lacerare e spezzare facilmente anche le ossa. Le sue massicce corna, che in cattività avevano lo scopo di mostrare la propria dominanza, erano in grado di incornare gli avversari, attacco che in pochi sarebbero stati in grado di contrastare o evitare.